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Al via il 76imo Gran Premio della Liberazione in programma sul tracciato delle Terme di Caracalla

Si è tenuta questa mattina presso l’Aula Giulio Cesare in Campidoglio la conferenza stampa di presentazione del 76° Gran Premio della Liberazione, storica corsa ciclistica internazionale su strada che si terrà dal 23 al 25 aprile sul tradizionale tracciato delle Terme di Caracalla.
Presenti alla conferenza l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, la Presidente dell’Assemblea Capitolina Svetlana Celli, il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Cordiano Dagnoni, l’Organizzatore del Gran Premio Liberazione Claudio Terenzi e la leggenda del ciclismo italiano Gianni Bugno. Presente anche il Commissario Straordinario avv. Cesare Di Cintio (Lega del Ciclismo Professionistico). 
L’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato: “Questa giornata è l’occasione per fare un punto sul lavoro fatto un anno e mezzo a questa parte. Un anno fa abbiamo avuto una conferenza con il dubbio se il Giro d’Italia sarebbe arrivato a Roma o no. L’approdo della tappa conclusiva nella capitale è un sogno che si è avverato. Questa città sta investendo in maniera importante sugli eventi sportivi, sui concerti e sulla moda. La nostra amministrazione ha scelto di non investire solo sul nostro patrimonio monumentale e archeologico ma fare in modo che una manifestazione come quella che presentiamo oggi sia indimenticabile. Rinnovo i complimenti a Claudio Terenzi per aver riportato in auge questa manifestazione storica. Gianni Bugno – presente alla conferenza stampa – è l’esempio dello spirito di un talento italiano che ha scritto la storia, e speriamo che un evento come questo permetta a nuovi talenti di emergere. Sosterremo questo appuntamento che apre la strada al Giro d’Italia, speriamo che si rinnovi questa tradizione, vediamo se chi vince il Gran Premio della Liberazione avrà anche il talento di vincere il Giro d’Italia come già è successo con Bugno protagonista nel 1985. L’augurio è che questa manifestazione possa portare tante persone ad avvicinarsi alle due ruote, del resto ognuno di noi si è appassionato a uno sport perché si avvicinato a un grande campione o a una grande campionessa oppure a una tappa del Giro d’Italia che passa sotto casa. L’arrivo del Giro d’Italia a Roma non sarà soltanto un episodio, ma diventerà un appuntamento ricorrente”.
Svetlana Celli, Presidente dell’Assemblea Capitolina: “È un onore avervi qui, soprattutto perché grazie all’Assessorato ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda si è scelta l’Aula Giulio Cesare, sede di quell’Assemblea Capitolina e di quel confronto democratico che ho l’onore e l’onere di presiedere. Un’aula importante e prestigiosa, in grado di ospitare iniziative importanti e prestigiose. Ringrazio Claudio Terenzi perché siamo alla 76esima edizione di una manifestazione che lui ha avuto la forza di far rivivere. Continuare ad allestire il Liberazione significa perpetuare valori umani, sociali e ambientali che perdurano dal 1946. Questa mattinata ci pone davanti a grandi esempi, come quello del campione Gianni Bugno, e a una grande lavoro di squadra, che ci insegnano l’importanza del sacrificio e della passione per tanti ragazzi. Vogliamo dare l’immagine di una Capitale che non rinuncia alle proprie vastissime bellezze per ridare dignità al connubio tra turismo, sport ed eventi al servizio della cittadinanza. Dopo la nefasta decisione di rinunciare alle Olimpiadi qui a Roma, quello che accadrà tra Liberazione e arrivo del Giro d’Italia ci mostra la tenacia di voler portare un beneficio economico importantissimo. Nei giorni del Liberazione, Roma vivrà di gloria, di un turismo non semplicemente sportivo ma che coinvolge la città intera. Grazie a Claudio Terenzi e al suo team, e a tutti gli sponsor per aver creduto in Roma!”
Cordiano Dagnoni, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana: “Per me è davvero un’emozione già entrare in una bellissima sala come questa, dove si respira la Storia. Una miscela di emozioni che si legano a una manifestazione che mi riporta agli anni giovanili in cui correvo. Il mio primo ricordo del Liberazione è di quando lo sentii raccontare, quando mi dissero nel 1985 che Gianni Bugno aveva appena vinto. Poi lo disputai nei due anni successivi: nonostante sia un percorso nervoso e selettivo, che ti costringe ad andare sempre a tutta, si riesce ad apprezzare tutta la bellezza di questo percorso, il più bello in cui abbia mai corso. Inoltre, il Liberazione costituiva il prologo del Giro delle Regioni: qui accorrevano atleti di tutti i Paesi, anche dell’Est. Pure per loro era una… liberazione temporanea dai loro regimi. L’albo d’oro di questa corsa parla chiaro: niente ‘fughe bidone’, chi vince non lo fa ‘per caso’. Ringrazio Claudio Terenzi per aver avuto la ‘benedetta follia’ di far rinascere la gara nel 2021 dopo due anni in cui non si era disputato, e di aver avuto la voglia non solo di riportarlo in auge ma di aggiungere tante iniziative a corollario. Un esempio virtuoso che spero possa essere raccolto come esempio da altre organizzazioni: di città storiche in Italia ne abbiamo tante… Viva il ciclismo, viva Roma, viva il Liberazione!”
Gianni Bugno, leggenda del ciclismo e ambassador del 76° Gran Premio della Liberazione: “Voglio intanto fare i complimenti all’amministrazione del comune di Roma per l’arrivo del Giro d’Italia. Per quanto riguarda il Liberazione ricordo che era la prima volta che venivo a Roma, sono venuto qua in treno da solo. Correre alle Terme di Caracalla, un circuito che per me non era adatto, è stata una sfida. Eravamo partiti in più di 400 con tutta la parte di atleti dell’Est, anche abbastanza cattivi. Io ero qua da solo, l’emozione che dà questa città è incredibile. Per me era un sogno, anche perché c’era la diretta della Rai e volevo farmi vedere dai miei genitori, vincendo qua a Roma. E la stessa emozione l’ho vissuta anni dopo, nel giro del Lazio, finito al Colosseo. Roma è bella, Roma merita e grazie a Claudio di aver rivalutato il Gran Premio della Liberazione che è importante per i giovani”.
Claudio Terenzi, Organizzatore del Gran Premio Liberazione: “Questo 76° Gran Premio della Liberazione partirà dalla domenica 23 e avrà la sua gara regina il 25 Aprile. Grazie alla grande intuizione dell’Assessore Onorato, quest’anno l’evento si chiamerà ‘Aspettando il Giro’ e sarà brandizzato in rosa, visto che il Giro d’Italia arriverà a Roma. Il 23 faremo una pedalata ecosolidale che partirà dalle Terme di Caracalla e arriverà al Parco della Caffarella, con la partecipazione delle associazioni ANED Sport e AIDO. Questa Bike 4 Fun sarà di supporto ai ragazzi trapiantati ed emodializzati che ne fanno parte e si svolgerà ovviamente in maglia rosa. Quanto raccoglieremo con questa Pedalata del Dono e dei Donatori sarà a loro devoluto. Poi lunedì 24 sarà una giornata dedicata prettamente al mondo giovanile, con le categoria Giovanissimi, Esordienti, Allievi e Juniores (a livello internazionale). Martedì 25 le gare Elite Donne e Uomini Under 23, clou della manifestazione…”.
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Redazione

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