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Tennis – Un “tetto� minaccia il futuro del Roland Garros

Il presidente della FFT (federtennis francese), Gilber Ysern, è rimasto sorpreso dall’atteggiamento del primo cittadino, il quale a maggio si era mostrato favorevole alle operazioni, impegnandosi a versare dalle casse comunali 20 milioni di euro. Il costo complessivo per la costruzione ammonta a 120 milioni, in gran parte coperti dagli sponsor del torneo.

Evidentemente qualcosa ha fatto cambiare idea a Bertrand Delanoe, in carica fino al 2014. Sono state proprio le proteste dei residenti a esercitare pressioni sulle autorità comunali, ritardando l’inizio dei lavori e spingendo la FFT a valutare altre opzioni. Anche la più drastica: l’abbandono dell’impianto.

Siamo di fronte solo all’ultimo atto della querelle tra la tradizione e l’innovazione nello sport. Nel tennis, disciplina particolarmente legata al fascino della propria storia, è ancora più delicato trattare questo argomento. Eppure anche il torneo di Wimbledon, il tempio della racchetta, ha salutato quest’anno l’inaugurazione di una copertura mobile sul campo centrale.

I francesi sembrano, dunque, non volersi omologare ai cugini d’oltremanica, sentendo il dovere di conservare il torneo intatto, ultimo baluardo di un tennis d’altri tempi. In realtà il circolo del Roland Garros ha già subito tre importanti restyling: la costruzione del Campo n°1 nel 1980; l’ampliamento del numero dei campi di gara, portati a 17 nel 1987; l’inaugurazione del campo Suzanne Lenglen nel 1994.

All’improbabile protesta dei parigini, Ysern ha risposto con una provocazione davvero spropositata: a nessuno conviene che Parigi perda gli Internazionali di Francia. Il danno economico e d’immagine di un cambio di sede del torneo sarebbe molto più pesante da sopportare, rispetto a quattro anni di lavori in corso. Per questi motivi i nuvoloni neri si diraderanno presto e il tetto si farà.

Un temporale minaccia di scatenarsi sul Roland Garros, storica sede degli Open di Francia di tennis. E, paradossalmente, per colpa di un tetto. Il progetto dell’architetto Marc Mimram prevede, infatti, il completamento della copertura del campo centrale entro il 2014, ma il sindaco di Parigi si è opposto ai lavori.

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Marcel Vulpis

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