Padova Calcio, suggestione argentina: un imprenditore sudamericano guarda ai biancoscudati.
(di Alfredo Mastropasqua) – In un panorama calcistico italiano sempre più globalizzato, dove le proprietà straniere si moltiplicano dalla Serie A alle categorie inferiori, si affaccia una nuova suggestione: l’interesse di un facoltoso imprenditore argentino (operante secondo i rumours nel mercato dei media e dell’intrattenimento televisivo) per l’acquisizione del Calcio Padova (neo promosso quest’anno in Serie B dopo un rocambolesco finale di stagione in “C” ai danni dei rivali storici del Vicenza). Ancora priva di conferme ufficiali, l’indiscrezione ha già cominciato a far rumore tra i tifosi e gli addetti ai lavori, alimentando curiosità e interrogativi sul futuro della storica e blasonata società veneta. I biancoscudati sono alla ricerca, già da diversi anni, di nuovi soci a fronte di investimenti a sei cifre che sono stati effettuati, di anno in anno, dopo essere scesi in terza divisione (la Serie C Now: prende il nome dalla streaming tv) senza più risalire velocemente in “cadetteria”. Ma, quest’anno, il miracolo sportivo è stato compiuto, dopo diverse stagioni in cui la squadra veneta ha perso sempre per un soffio o la vittoria nel girone “A” o i successivi play-off (come nei casi delle finali, prima con l’Alessandria calcio, poi con il Palermo calcio del presidente Dario Mirri, anch’egli operante nel settore pubblicitario all’interno degli aeroporti di Palermo e Catania).
Secondo alcune fonti vicine all’ambiente sportivo sudamericano, un imprenditore attivo appunto nei settori media e entertainment – il cui nome resta per ora top secret – avrebbe avviato contatti preliminari con l’attuale proprietà del club. L’idea sarebbe quella di rilevare la maggioranza delle quote e avviare un progetto pluriennale con l’obiettivo di riportare il Padova ai fasti di un tempo, puntando alla promozione in Serie A in tempi brevi.
L’interesse argentino non nasce dal nulla. Negli ultimi anni, il calcio italiano ha attirato l’attenzione di diversi investitori esteri per via del suo potenziale inespresso, in particolare nei club con una solida tradizione e una piazza “calda”, ma che attualmente militano in categorie inferiori. Il Calcio Padova (nella foto in primo piano le nuove divise di gara per la stagione 2025/26 prodotte dallo sponsor tecnico Macron), con la sua storia centenaria (è nato nel gennaio del 1910), il bacino d’utenza importante e una tifoseria fedele, rappresenta un’occasione intrigante per chi vuole costruire un progetto sportivo ambizioso.
Il profilo dell’imprenditore coinvolto suggerisce anche possibili scenari legati alla valorizzazione di giovani talenti sudamericani, da inserire in un contesto europeo di crescita e visibilità. Una strategia già sperimentata, con successo, da altre proprietà estere in Italia, e che potrebbe rappresentare un’opportunità anche per il club biancoscudato. Resta però da capire quale sarà la reazione della piazza e, soprattutto, della proprietà attuale, che, nelle ultime stagioni, ha investito con costanza pur senza raggiungere gli obiettivi sportivi sperati (tranne che appunto in quest’ultimo campionato). Un cambio ai vertici potrebbe segnare una svolta, ma comporterebbe anche rischi. Il passaggio di mano, secondo alcuni addetti ai lavori locali, deve essere accompagnato da una visione chiara, rispetto per la storia del club e un dialogo trasparente con la tifoseria (molto spesso irriverente e in disaccordo sia con la dirigenza biancoscudata che con le istituzioni locali).

