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Premier League: pronto il divieto per gli sponsor di betting sulle maglie

(di Federico Navarro) – Il Governo inglese sarebbe pronto ad avviare una riforma importante (in antitesi con quanto avviene attualmente nel mercato delle jersey-sponsorship) con ricadute molto forti per gli sport di squadra: ovvero il divieto di sponsorizzazione sulle maglie da parte dei bookmaker. Per la cronaca il mercato delle betting sponsorship frutta 125 milioni di euro l’anno ai club di Premier League (nella foto il marchio di Sbotop, in partnership, da quest’anno, con il Leeds United FC) e Championship.
Nel calcio d’oltremanica le partnership tra club e “bookies” sono numerose e culturalmente radicate. Ben 10 delle 20 società di English Premier League hanno presentato sponsor, provenienti da questo comparto, nella passata stagione. Il riscontro è ancora più evidente scendendo di categoria, dove in Championship (la Serie B inglese) 2/3 dei club hanno accordi commerciali con agenzie di scommesse sportive, e il campionato stesso ha come main sponsor un operatore del settore (“Sky Bet“).
Secondo quanto riportato da “The Telegraph” la manovra del Governo inglese non si ferma a limitare questo tipo di accordi commerciali, ma fa parte di un piano strategico che punta a cambiare le abitudini degli scommettitori e a combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo.
Già nel mese di luglio una commissione della House of Lords (uno dei rami che costituiscono il Parlamento del Regno Unito) si era pronunciata per la messa al bando delle sponsorizzazioni tra società sportive e agenzie di betting (come azione utile a combattere il fenomeno della cosiddetta ludopatia o gioco d’azzardo patologico).
Il cambiamento potrebbe avvenire già in autunno e le possibilità che ciò avvenga stanno incrementando, come riportato da Matt Zarb-Cousin, direttore del “Clean Up Gambling“. Il calcio inglese si appresta quindi ad uniformarsi sotto questo aspetto con quello spagnolo e italiano, dove rispettivamente da novembre 2020 e da agosto 2018 è vietata la sponsorizzazione di aziende inerenti il gioco d’azzardo da parte di società sportive in territorio nazionale.
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Redazione

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