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Marco Mazzi: l’analisi del modello 49ers nel confronto con il top manager Shawn Doss

(di Marco Mazzi)* – Intervistare Shawn Doss (nella foto in primo piano), assistente e consulente del presidente dei San Francisco 49ers, può aiutare i “lettori” di Sporteconomy.it a comprendere le dinamiche di profitto di una delle più famose squadre di NFL di tutti i tempi.
Il team di football americano della città di San Francisco, nato nel lontano 1946, infatti, è, ad oggi, la 16° squadra con il più alto “brand value” al mondo e la 13° franchigia sportiva più seguita in tutta la NFL (fonte: Forbes). Presenta entrate medie annue per circa 492 milioni di dollari, con un profitto finale in area 93 milioni. Concorrono a questo risultato 220 milioni di entrate garantite: i broadcasting rights rappresentano da soli il 40% del revenue medio annuale. Il resto è diviso tra sponsorship agreement (che fanno parte del valore dei 1.530 milioni di dollari di “income sponsor” delle 32 squadre di NFL) e i ricavi da ticketing. Il nuovo stadio “Levi’s Stadium”, con una capienza di 68.500 posti, pur non essendo un multi services sport facilities è sempre in sold out.

Nella foto una immagine di Marco Mazzi

L’incertezza del post Covid-19 per i prossimi accordi di sponsorizzazione, sta portando i SF49ers ad essere sempre più attenti nella valutazione delle esigenze dei loro fan . Oggi, per un club sportivo, una delle certezze economiche deve provenire dalla fan engagement, ovvero dal divertimento che si viene a generare nel cosiddetto “match day”(sganciando queste attività dal mero risultato sportivo). Lo sport ticketing sta diventando in USA una leva strategica di income, attraverso politiche di prezzo dinamico nel rispetto dei valori di mercato e del controllo del cosiddetto “secondary market”. Gli sponsor possono diminuire anche per cause esterne, ma il valore e la passione del divertimento, unito alla giornata della gara, dipendono dalla capacità di un team di trasmettere costantemente emozioni e passione. A conferma di questa tesi, il valore del merchandising dei SF49ers è pari a 3.5 milioni di dollari annui (stima stagione 2019). Le entrate collegate ai broadcasting rights potrebbero tranquillamente mandare a profitto tutti i team di NFL, ma, in generale, i SF49rs sembrano non volersi mai accontentare dei risultati raggiunti.

La coesione tra “festivalizzazione” durante il match day, a partire dalle 7 ore precedenti il kick-off, rappresenta ad oggi, insieme al ticketing, circa il 30% delle revenue del team californiano. Il fan village, fondato sullo stretto legame tra territorio community e sport, è un ulteriore acceleratore di questo processo. Gli sponsor del team da sempre prendono in gestione il fan village e gli hospitality box, senza incrementare i costi del team, ma creando profitto da dividere tra le parti attraverso azioni di marketing dinamico a favore dei fan. L’obiettivo è trascorrere un pomeriggio tra amici e in famiglia divertendosi, con una esperienza che può durare anche 8 ore, in totale coesione con team e bacino di utenti. SF49ers è un esempio di quanto, per un team sportivo, i fan siano una risorsa insostituibile. Se ben gestita infatti si può trasformare in revenus garantite (tutto questo dipende, solo ed esclusivamente, dalle capacità del management di un team).

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