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LaLiga: il Real Betis investe ancora all’estero. Aperte due scuole calcio in Iraq e Zimbabwe

(di Marco d’Avenia) – Il Real Betis, squadra militante ne “LaLiga” (serie A spagnola),  ha deciso di espandere il proprio brand in due paesi in via di sviluppo: Iraq e Zimbabwe. Con l’apertura infatti di due scuole calcio, una a Baghdad (capitale irachena) e una ad Harare (capitale dello stato dell’Africa meridionale), il club biancoverde vorrebbe così imporsi come realtà sportiva in due territori difficili e spesso al centro di guerre.

La pandemia non ha fermato questi due progetti della società di Siviglia. La Betis Academy di Baghdad, infatti, aprirà il prossimo gennaio. Solo il piano gestionale sembra essere cambiato, riporta l’agenzia spagnola “Palco23“, con il Real Betis che avrebbe rinunciato all’idea di inviare dirigenti dalla Spagna, lasciando così l’aspetto manageriale della scuola calcio a funzionari locali. In Iraq la “Betis Academy” ospiterà 400 fra ragazze e ragazzi che alla fine di ogni anno avranno la possibilità di volare a Siviglia per assistere a una partita de “LaLiga“.

Il progetto invece in Zimbabwe è già partito l’11 dicembre scorso, secondo quanto riportato dal portale “PanAfrican Football“. La scuola calcio ad Harare è stata inaugurata dal Real Betis offrendo a tutti gli under-18 della capitale 3 giorni di allenamenti gratuiti. Nel corso di quella mattinata i ragazzi zimbabwesi sono stati raggiunti dall’ambasciatore spagnolo Santiago Gómez-Acebo, che ha rimarcato l’importanza sociale e pedagogica della scuola calcio ad Harare.

Un altro aspetto fondamentale dell’apertura delle due “Betis Academy” è quello economico. Molti club spagnoli hanno scelto Medioriente e Africa come nuovi territori per attuare strategie che possano conciliare profitti e voglia di aiutare paesi in via di sviluppo. Per quanto riguarda invece gli altri investimenti del Real Betis, sappiamo che il club spagnolo sta consolidando il proprio brand in Messico (nazione dei giocatori Guardado e Lainez), Cina e Marocco, con la costruzione di 6 centri d’allenamento.

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