Motori

Formula 1 – La Michelin contraria al fornitore unico

L’ipotesi del supplier unico per i pneumatici di Formula 1 non convince la Michelin, produttore al centro delle polemiche dopo il caso-gomme del Gran Premio di Indianapolis.

Per l’azienda francese, infatti, la presenza di almeno due concorrenti è necessaria sia a far progredire la qualità dei pneumatici, sia a garantire un vantaggio competitivo ai produttori che investono nella Formula 1.

Proprio il confronto tra i concorrenti è uno degli elementi-chiave che stanno alla base dell’impegno di Michelin nel circuito. In quest’ottica, l’azienda sembra pronta a ridurre il numero di team di cui è attualmente fornitrice, ben sette. Un’altra scuderia non meglio identificata sembra vicina ad abbandonare l’attuale supplier Bridgestone.

Uno scenario positivo per la Michelin, che tuttavia viene ritenuto deleterio per la qualità dei prodotti, per lo sviluppo della Formula 1 e, a lungo termine, per i produttori stessi.

In una nota Michelin si definisce pronta a consentire una spartizione più equilibrata dei team tra i produttori di pneumatici già dal 2006 e addirittura disponibile ad allargare la concorrenza a un terzo produttore. L’idea di avere un singolo tyre supplier dal 2008 è stata presa in considerazione della FIA per agevolare il contenimento dei costi e mantenere un controllo più stretto sulle velocità raggiunte in pista dalle monoposto.

Attualmente, dei dieci team di Formula 1 solo Ferrari, Jordan e Minardi utilizzano pneumatici Bridgestone.

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Marcel Vulpis

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