Serie A - Serie B

Editoriale – Del Piero nel ‘gotha’ del calcio italiano

UNA CARRIERA GLORIOSA NEL SEGNO DELLA JUVENTUS: 

Del Piero ha realizzato 289 gol con la Juve  di questi  42 in Champions, 25 in Coppa Italia, 188 in Serie A, 20 in Serie B

188 in Serie A

 

704 partite complessive (477 in Serie A), 289 goal, 18 titoli vinti ( 8 scudetti (più i 2 tolti); 1 Champions, 1 Coppa Intercontinentale (vinta con il gol decisivo), 1 Coppa Italia, 1 Campionato di Serieb,  1 Supercoppa europea, 4 Supercoppe italiana 1 intertoto) 1 Mondiale

 

Tra i titoli più importanti:

 

Capocannoniere in Champions League nel 1995/1996 (6 goal) 1997/98 (10 goal), Capocannoniere in Serie A 2007/2008  (21 goal), Capocannoniere in Serie B 2006/2007 in Serie B 2007 Golden Foot Award 4° miglior goleador in Nazionale (27 goal) Record man goal con la Juve (284 goal)

(ha collaborato sotto il profilo della ricerca statistica Marco Beltrami)

Come un “novello” Spartacus, Alessandro Del Piero passa in rassegna lo stadio raccogliendo decine di sciarpe lanciate nell’arena dello Juventus stadium dal popolo bianconero, a metà tra l’estasiato e il commosso. E’ il commiato, nello stile del giocatore, del capitano dei nuovi campioni d’Italia. Dopo essere sceso sei anni fa nel limbo della seconda divisione, sull’onda delle sentenze di Calciopoli, oggi pomeriggio ha salutato dirigenza e tifosi innalzando la coppa della serie A-Tim 2011/12, nel nuovo impianto di proprietà della società di corso Galileo Ferraris. Non c’è più spazio per lui in questa Juve “targata” Conte, ma il ricordo delle sue gesta rimarrà indelebile nella storia di questa società, che, sul campo ha vinto 30 scudetti, anche se sull’almanacco e per la FIGC, a torto o a ragione, sono 28. Non ha ancora reso noto dove giocherà nella prossima stagione, corteggiato da molti club di matrice anglosassone (sia in Inghilterra che in America), ma non è da escludere la pista araba, seguendo chi (Fabio Cannavaro), prima di lui, ha scelto di emigrare all’estero per capitalizzare il valore di una carriera interminabile. 
Di questa stagione rimarranno due fotogrammi: Del Piero che si alza in piedi in panchina dopo essere stato sostituito da Pepe per rispondere ai cori di un intero stadio e sempre il capitano bianconero, che trova la concentrazione per regalare l’ultimo autografo a un bambino. Un campione dentro e fuori del campo, un esempio per i giovani calciatori che stanno crescendo in Italia e un’icona per la storia della Juventus, che vuole vivere questo titolo nazionale come lo scudetto della “pace”, dopo i veleni di Calciopoli. 
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