Calcio – Le dichiarazioni di voto in Senato sul Ddl antiviolenza (1)

Riportiamo integralmente le dichiarazioni di voto in Senato dei partiti dell’attuale maggioranza di Governo sul decreto antiviolenza negli stadi.


BARBATO (Misto-Pop-Udeur). Annuncia voto favorevole ad un provvedimento che, inasprendo le pene e i divieti di accesso e aumentando le responsabilità delle società calcistiche, pone le premesse per rilanciare una cultura sportiva fondata sul divertimento e sull’aggregazione. La violenza negli stadi è anche la spia di un malessere sociale, ma il vandalismo e la guerriglia urbana che accompagnano le competizioni non sono più tollerabili: E’ perciò incomprensibile la volontà di distinguersi rispetto agli indirizzi del Governo manifestata anche in questa occasione da una componente della maggioranza.


 


PECORARO SCANIO (IU-Verdi-Com). Annuncia voto favorevole ad un provvedimento che ha messo in luce una positiva unità di intenti e reca norme apprezzabili sulla sicurezza degli impianti e la nominatività dei biglietti, ma anche sul ruolo della scuola, poiché il contrasto della violenza non può limitarsi ad interventi dettati dall’emergenza. E’ pertanto motivo di rammarico che una parte del mondo calcistico non abbia compreso la gravità del momento e soprattutto che il calcio è non soltanto un settore rilevante dell’economia ma una componente sociale e identitaria della nazione: sono perciò necessari interventi più complessi in tema di investimenti, proprietà degli stadi e diritti televisivi, nonché iniziative di ampio raggio capaci di agire sulle emozioni collettive e di rilanciare i valori sportivi.


 


VANO (RC-SE). Nel rinnovare la solidarietà del Gruppo alla famiglia dell’ispettore Raciti, rileva l’importanza di un provvedimento diretto a prevenire e a contrastare i fenomeni di violenza che si determinano nel corso delle manifestazioni sportive. Il decreto statuisce misure di ordine strutturale mirate ad implementare adeguatamente gli impianti, ad aumentare la responsabilità delle organizzazioni calcistiche, spezzando i legami eventualmente intrattenuti con gruppi di facinorosi, ma soprattutto a promuovere una cultura civica dello sport basata anche sulla partecipazione delle forze sociali e sul rifiuto di un approccio che individua nel diritto penale l’unico strumento utilizzabile e punti piuttosto sull’educazione alla legalità e sul rispetto degli inderogabili princìpi dello Stato di diritto. Esprimendo il disagio personale rispetto all’originaria impostazione del provvedimento, priva della necessaria analisi sul fallimento dei modelli relazionali della società, dichiara il voto favorevole del Gruppo.


 


PETERLINI (Aut). Manifestando soddisfazione per la risposta forte offerta dal Parlamento agli atti di violenza negli stadi, culminati nell’uccisione dell’ispettore Raciti, dichiara il voto favorevole del Gruppo al provvedimento. Il pacchetto di misure di carattere preventivo e repressivo, su cui si è registrata la condivisione responsabile di tutte le forze politiche, offre garanzie circa uno svolgimento sereno delle manifestazioni sportive e contribuisce al recupero dello spirito sportivo che deve sottostare alle partite calcistiche.


 


CASSON (Ulivo). L’Ulivo voterà con convinzione a favore della conversione del decreto-legge, sottolineando la positività rappresentata dalla convergenza registratasi tra le forze politiche, in analogia con quanto avvenne in occasione dell’approvazione del decreto Pisanu. Il provvedimento infatti completa il percorso avviato da quella normativa intervenendo sia sugli aspetti repressivi del fenomeno della violenza che su quelli di carattere educativo tesi a far prevalere lo spirito sportivo. Rimangono alcune questioni irrisolte, con particolare riguardo all’assetto proprietario e gestionale degli impianti sportivi, agli addetti alla sicurezza all’interno degli stadi, che andranno approfonditi in altra sede.



 

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