All newsAltri eventiAltri impiantiAltri SportBoxeEventiPubblicitàPunto e a CapoSport BusinessSport City

Boxe: nuovo match-evento per “il Mostro” Inoue

(di Davide Pollastri) – Il prossimo 14 settembre all’IG Arena di Nagoya, Naoya “Monster” Inoue difenderà, per la quinta volta, le sue quattro cinture dei supergallo (WBA, WBC, IBF, WBO) affrontando il temibile Murodjon Akhmadaliev. L’incontro si colloca nel pieno della maturità sportiva del trentaduenne fuoriclasse giapponese, i cui incontri, da tempo, catalizzano l’attenzione di sponsor, televisioni e piattaforme pay-per-view

L’attesa è finita: Naoya “The Monster” Inoue sta per tornare sul ring. L’indiscusso campione dei supergallo (primato ottenuto il 26 dicembre 2023, poco più di un anno dopo aver già unificato le quattro principali cinture dei pesi gallo), il prossimo 14 settembre sfiderà, davanti al pubblico amico della IG Arena di Nagoya, il trentenne uzbeko Murodjon Akhmadaliev, ex campione WBA e IBF della categoria.

Dopo essere diventato campione del mondo dei minimosca e dei supermosca, è nei gallo e nei supergallo che Inoue ha trovato la propria consacrazione, laureandosi, in poco più di un anno, “undisputed champion” in entrambe le categorie.

Nel corso della sua carriera da professionista, l’imbattuto 32enne giapponese (30 vittorie in altrettanti match) si è sempre distinto per potenza, precisione e gestione tattica, qualità che in ben 27 occasioni gli hanno permesso di vincere prima del limite (molti match sono stati chiusi tra la sesta e la decima ripresa, in quella che è ormai definita la “zona Inoue”).

Ora il match con Akhmadaliev, per il quale si stimano cifre da capogiro

Al momento, nessuna fonte ufficiale ha diffuso cifre relative alle borse dei pugili o agli incassi previsti. I promoter giapponesi di Inoue — Ohashi Promotions (nella foto in primo piano una immagine della locandina) — sono storicamente riservati e meno propensi alle iperboli tipiche dei colleghi statunitensi, e anche la Matchroom Boxing — che gestisce la promozione di Akhmadaliev — non fa trapelare granché.

Tuttavia, analizzando i precedenti più recenti, è possibile delineare proiezioni realistiche.

Nel gennaio 2025, Naoya Inoue ha affrontato il sudcoreano Ye Joon Kim assicurandosi una borsa di 1,5 milioni di dollari e il 70 per cento delle vendite pay-per-view; tenendo conto che, secondo Sports Illustrated ed Essentially Sports, le vendite pay-per-view furono stimate intorno alle 750.000 unità, il guadagno complessivo potrebbe essersi avvicinato ai sette milioni di dollari. Nella sfida di maggio contro l’americano Ramon Cardenas, fonti come Boxing News and Views e Sportskeeda riportano che Inoue avrebbe incassato una borsa compresa tra i 5 e i 7 milioni di dollari, a cui si è aggiunta una quota delle vendite pay-per-view. Secondo le stime di SportySalaries, con circa 900.000 acquisti pay-per-view, il totale potrebbe aver raggiunto i 15 milioni di dollari.

In generale, negli ultimi dieci incontri, Inoue ha percepito, sempre secondo proiezioni attendibili, importi compresi tra 2,5 e 6,4 milioni, con margini ulteriori grazie alle vendite pay-per-view.

Applicando a settembre uno scenario simile, e considerando la rilevanza tecnica di Akhmadaliev, già campione unificato WBA e IBF, la borsa di Inoue potrebbe oscillare tra i 5 e gli 8 milioni di dollari, con un potenziale guadagno complessivo compreso tra 10 e 15 milioni qualora PPV e sponsorizzazioni replicassero i livelli degli incontri precedenti.

Per lo sfidante uzbeko, le stime indicano una possibile borsa compresa tra 750.000 e 1,5 milioni di dollari, a cui si aggiungerebbe la quota derivante dalle vendite pay-per-view e da eventuali sponsor. In questo modo, il guadagno complessivo potrebbe collocarsi tra i 2 e i 3 milioni di dollari, valori coerenti con quelli registrati da altri sfidanti in incontri contro campioni già affermati.

A confermare la portata economica dell’evento contribuisce il profilo internazionale di Inoue: secondo la classifica 2024 dei cento atleti più pagati al mondo, citata da Reddit e ripresa dai media specializzati, il giapponese occupava la posizione numero 81 con un fatturato annuo stimato di 42 milioni di dollari. Il match con Akhmadaliev unisce fattori sportivi, logistici e commerciali: titoli in palio, curriculum dei contendenti, un palazzetto capace di ospitare un grande evento come la IG Arena di Nagoya, oltre alla possibilità di generare significativi introiti tramite PPV e sponsor di alto profilo.

Il 14 settembre sarà quindi l’occasione non solo per misurare la distanza sul ring tra Inoue e Akhmadaliev, ma anche per valutare la reale portata economica di uno degli eventi pugilistici più rilevanti dell’anno, destinato a consolidare il ruolo di Inoue come protagonista assoluto del panorama mondiale.

Il futuro

Se, come molti ritengono, Inoue supererà anche Murodjon Akhmadaliev — favorito anche perché il suo primato di campione indiscusso arrivò battendo Tapales, lo stesso che aveva strappato all’uzbeko le cinture poi finite nella bacheca del nipponico —, “The Monster” potrebbe tornare sul ring già a dicembre, con la possibilità di un incontro contro “Rey David” Picasso o di un derby — che potrebbe valere milioni — con Junto Nakatani. In prospettiva, resta aperta anche la possibilità di un passaggio ai pesi piuma per sfidare uno tra Nick Ball, detentore del titolo WBA, e Angelo Leo, campione IBF, con l’obiettivo di conquistare il titolo mondiale in una quinta categoria di peso e lasciare, come Floyd Mayweather Jr., un segno indelebile nella storia della noble art.

Previous post

Maxi Doge (MAXI): guida all'acquisto della “nuova DOGE”

Next post

Betting - Parimatch cresce con UFC (MMA) in Asia e non solo...

Redazione

Redazione