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Un webinar targato Como 1907-Randstad per creare un confronto tra campo e azienda, tra passato e presente

“Che cosa sta realmente cambiando? Confronto tra campo e azienda per imparare dal passato, allenarsi nel presente e scendere in campo pronti per le sfide del futuro”. Como 1907 e Randstad hanno organizzato ieri un webinar per parlare di uno dei temi di discussione principali di questo ultimo anno.

La prima parte dell’appuntamento, moderato da Giacomo Sintini, Head of Randstad Sport e Samuele Robbioni, psicopedagogista del Como 1907 ha visto coinvolti due manager: Marco Ceresa (Managing Director di Randstad Italia) e Michael Gandler (CEO di Como 1907).

L’importanza della leadership, dell’esempio e del focalizzarsi sulle proprie competenze per guardare al futuro anche nei momenti di difficoltà, provando subito a valutare come rispondere alle criticità sono i temi che sono emersi dai loro interventi.

Questi temi sono fondamentali anche nella parte sportiva. Sono così scesi virtualmente in campo Claudio Gentile, Campione del Mondo 1982 ed Edoardo Bovolon, giovane difensore del Como 1907. Anche loro hanno parlato di esperienze, competenze, innovazione e identità di squadra. Un immaginario match fra generazioni, come ricorda Claudio Gentile: “Il calcio è cambiato tantissimo e ovviamente è diverso il modo di prepararsi. Mi ricordo che con Maradona durante i mondiali è stato stimolante recuperare i VHS con le sue partite”.
Per Edoardo Bovolon è ovviamente tutto diverso: “Quello che cambia è l’accessibilità alle informazioni, noi adesso sappiamo molte più cose sui nostri avversari rispetto alle generazioni precedenti”. Quello che è cambiato maggiormente però è l’ingresso dei Social Media: “Oggi è molto più facile essere contattati dai tifosi ed è chiaro che se da un lato è bello ricevere complimenti a volte è mentalmente pesante quando le cose non vanno bene, proprio perché a volte manca un’educazione all’utilizzo di questi strumenti”.

Nonostante il contesto sportivo e l’organizzazione delle società siano cambiati, conclude Giacomo Sintini di Randstad “c’è qualcosa che rimane sempre intatto: le persone, il loro tocco umano e la capacità di mettere in campo, nel modo e nel momento giusto i valori in cui credono.”

 

 

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