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Stadio Meazza, Salvini contro Sala: “ha fatto perdere anni e soldi”

Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) avverte la necessità di dare al Paese nuovi stadi moderni e sicuri. La replica del sindaco di Milano: “Salvini? Non aver di fatto mai lavorato lo porta a sognare ponti e altre opere di fantasia”.

(di Davide Pollastri) – Matteo Salvini torna ad attaccare Beppe Sala, questa volta non per la poca sicurezza che si respira nelle zone più “calde” di Milano, bensì per la questione (querelle) legata allo stadio di San Siro (e, di riflesso, ai nuovi impianti che Milan e Inter starebbero pensando di costruire).

Alle parole del vicepresidente del Consiglio dei ministri (”… da ministro dico che c’è bisogno di nuovi stadi in tante città italiane..,”), rilasciate durante una visita ad un cantiere in provincia di Varese, ha replicato Beppe Sala (intervistato dal quotidiano “la Repubblica”): “Purtroppo, il ministro Salvini non ha alcuna competenza manageriale. Vive in un mondo in cui tutto sembra dipendere dalla ‘volontà’ politica e rilascia dichiarazioni in libertà che non hanno nessuna attinenza con la realtà. Non aver di fatto mai lavorato lo porta solo a sognare ponti e altre opere di fantasia, ma senza preoccuparsi della fattibilità pratica. Come se contassero solo le parole. In realtà ciò che conta sono i fatti”.

La ristrutturazione del Meazza (nella foto in primo piano una immagine di archivio) è un’ipotesi appoggiata anche dal consigliere regionale Marco Bestetti, esponente di Fratelli d’Italia (un partito tutt’altro che vicino alle ideologie politiche del sindaco Sala): “noi di FdI siamo da sempre a favore della tutela e dell’ammodernamento di San Siro”.

Ma davvero la ristrutturazione è l’ipotesi più conveniente?

Sempre Beppe Sala, a margine dell’intitolazione di un campo alla memoria del calciatore Davide Astori: “siete sicuri di tirare fuori adesso 1 miliardo di euro con i tassi di interesse che non tendono a scendere?”

La questione è certamente divisiva: ai tanti che, a più riprese, si sono schierati a favore del restyling dell’impianto inaugurato nel lontano 1926, si contrappongono i punti di vista di chi ritiene non solo opportuna, ma perfino necessaria, la progettazione e la costruzione di uno se non addirittura due nuovi impianti (anche l’ex AD dell’Inter “morattiana” Ernesto Paolillo, recentemente intervistato dalla nostra redazione, ritiene San Siro “… una massa di cemento difficile da trasformare in uno stadio che permetta attività commerciali…”).

Nel frattempo, ed in attesa di conoscere le proposte di WeBuild (il colosso delle costruzioni che si è reso disponibile all’esecuzione dei lavori di ammodernamento del Meazza), Milan ed Inter continuano a guardarsi intorno ed a valutare la possibilità di investire in nuovi impianti di proprietà (il Milan a San Donato, l’Inter a Rozzano).

 

 

 

 

 

 

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