Sport&Affari – Un commento sulla trattativa Matarrese-Montemurro per la cessione dell’AS Bari
Le parti dunque si risentiranno ed entro lunedì si avrà il verdetto definitivo sull’operazione in questione. A tal
proposito il direttore di Sporteconomy Marcel Vulpis, opinionista Sky e Rai ha detto la sua in esclusiva a GoBari, sulla
trattativa in questione reputando comunque all’altezza la proposta di Montemurro. Proprio Vulpis nei giorni scorsi ha
comunicato di avere ricevuto un mandato da un imprenditore del sud, il cui nome per ora resta nell’anonimato, per
esplorare per suo conto le possibili strade per l’acquisizione di un club di Serie B o Lega Pro (1° divisione): “Il Bari calcio
ha bisogno di nuovi investitori e di un piano sportivo ed industriale per tornare in tempi rapidi in serie A. Per fare questo
c’è bisogno, però, che gli attuali proprietari facciano un’attenta riflessione sul prezzo di acquisto, che continua ad essere
comunque elevato, considerati i tempi di crisi economica che stiamo vivendo. La proposta di Montemurro, con un
pagamento dilazionato in un arco temporale medio-breve non è assolutamente fuori mercato, anzi. La famiglia
Matarrese deve decidere, secondo me, se continuare ad investire (presentando in tempi brevi questo piano
industriale specificando quanto vuole spendere) oppure decidere definitivamente di vendere affidandosi magari
ad un advisor, come ha fatto Unicredit nella trattativa dell’AS Roma. Non c’è altra strada. Ogni giorno di attesa è
un giorno perso per loro e per la tifoseria, che merita di vedere il Bari tornare a gareggiare nel salotto buono del calcio
italiano”. Nel frattempo , ci sarebbero ben altri 3 acquirenti per il club biancorosso. Un’offerta sarebbe stata formalizzata
dall’azienda Millenia Hope Inc., che avrebbe messo sul piatto 11 milioni e mezzo. Oltre a questa, anche altre 2 trattative:
una è in uno stato avanzato, l’altra è alle prime battute secondo l’Ansa.
La trattativa Matarrese-Montemurro si è arenata. L’attuale dirigenza non ha reputato consona alle proprie aspettative
l’offerta per l’acquisizione della società, ovvero 10 milioni di euro con 200mila euro alla firma e una spalmatura del resto
in più mesi.
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