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Riordino delle sale giochi e scommesse i principali cambiamenti introdotti dalla legge Delega

L’Italia ha finalmente modificato parte della propria legislazione in materia di gioco d’azzardo – offline ed online – attraverso un intervento atteso da molti anni. L’intervento è stato voluto e promosso dal sottosegretario al MEF Federico Freni che ha realizzato un disegno di legge delega che, appunto, è volto al riordino del settore. Il documento si basa su la realizzazione di sette punti principali, sostenuti sia su base illustrativa che su base tecnica attraverso un’accurata relazione ad esso allegata.

La Legge delega è pronta. È la proposta del Governo che il Parlamento potrà eventualmente modificare, ma è pronta. È stata trasmessa dal Mef alla presidenza del Consiglio per essere inserita nell’Ordine del Giorno Consiglio dei Ministri”.

Questo è quanto ha dichiarato Federico Freni in una recente intervista, spiegando come la sua riforma del gioco si basa sull’assicurare l’eliminazione dei rischi connessi al disturbo del gioco d’azzardo. Si tratta, in prima istanza, di una misura volta quindi all’esclusiva tutela della sicurezza e della salute del giocatore. Inoltre, la delega intende contrastare la proliferazione di un gioco illegale che offre contenuti insicuri, pericolosi e che, in ultima istanza, arreca anche un grave danno all’Erario italiano, sottraendo preziose entrate.

Tali obiettivi non sono di certo raggiungibili in un battito d’ali ma, al contrario, richiedono un’azione razionale e graduale dell’offerta di gioco, delle sue misure tecniche e di quelle normative. Bisognerà quindi riordinare tutte le misure attualmente presenti all’interno della legge italiana e modificarle attraverso disposizione transitorie finalizzate all’entrata in vigore delle nuove disposizioni.

Vediamo brevemente i sette punti proposti dal sottosegretario. In primo luogo, si auspica il raccordo tra la legge nazionale e le normative locali che ad essa di dovranno omologare. Dovranno essere installati sul territorio punti vendita e sale da gioco che utilizzino esclusivamente i mezzi omologati e certificati dallo stato.

Attraverso l’introduzione di regole uniformi su tutto il territorio saranno migliorate le condizioni di esercizio e saranno garantite maggiori certezze sia agli operatori che ai giocatori.

Al secondo posto si intende razionalizzare la presenza della rete fisica sul territorio, cercando di concentrare la presenza di sale da gioco in ambienti sicuri e controllati, con dei responsabili chiaramente identificati. La rete dovrà essere presente in modo omogeneo in tutto il territorio, eliminando sovrapposizioni inutili e garantendo un buon rapporto tra il numero di apparecchi presenti e la superficie di gioco. In tal modo, il numero dei punti di gioco dovrà diminuire e, contemporaneamente, dovrà aumentare il tasso qualitativo.

Al terzo posto abbiamo la revisione delle autorizzazioni, volta a garantire un maggior controllo sul rilascio delle licenze. In tal modo, i giocatori si troveranno a giocare esclusivamente su portali sicuri al 100%, in grado di soddisfare i più rigidi requisiti di gioco e, ovviamente, iscritti al registro unico degli operatori di gioco pubblico.

Al quarto posto vi è poi la promozione di Misure tecniche per prevenire i disturbi da gioco d’azzardo (DGA). Ciò avverrà attraverso la diminuzione dei limiti di giocata e di vincita, la promozione di un obbligo relativo alla formazione dei gestori e degli esercenti e tramite un rafforzamento dei meccanismi di autoesclusione del gioco, tutto sulla base di un registro unico nazionale. Tra queste opzioni vi è anche la presenza di un casino con deposito minimo 5 euro.

Al quinto posto troviamo poi la revisione dei cosiddetti organismi di certificazione. In tal modo, l’Italia intende garantire un maggiore rigore e una maggiore trasparenza in merito agli organismi di certificazione. Inoltre, la misura riguarda anche la responsabilità degli organismi e dei concessionari per i casi in cui vengano realizzate delle certificazioni mendaci.

Al sesto posto troviamo l’Inasprimento delle sanzioni, amministrative o penali e la concessione di nuovi poteri di controllo contro il gioco illecito. In ultimo, si intende porre l’attenzione sulla crescente crisi del concessionario, introducendo un regime di gestione generale dei casi di crisi.

 

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Redazione

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