Il CONI trova un accordo con la FIGC di Tavecchio


(Tempi Supplementari di Gianni Bondini) Nel linguaggio economico si chiama “anticipazione”.  Vuol dire in parole povere: io deve incassare dei soldi nel 2015 ma ne ho bisogno ora. Specialmente dopo che me ne hanno tagliato 22, 5 milioni. Come facciamo? Questo deve aver detto, nel tardo pomeriggio, Carlo Tavecchio a Giovanni Malagò, che non voleva proprio  prendere a calci il calcio un’altra volta. Dopo la pesante decurtazione al contributo. Allora è scattato l’anticipo sui soldi che qualcuno dovrà dare alla Figc. Quei 5 milioni e forse più che faranno molto comodo a Tavecchio. Perché l’anticipazione e non un supplemento di contributo al calcio? Per non far salire la pressione agli altri presidenti federali come il capo della ginnastica Riccardo Agabio, per fare un esempio, che sia spettava un aumento dal CONI che non è arrivato.

Malagò prima della presentazione del libro di Dino Zoff al Circolo Aniene se l’è cavata con una frase sibillina “Abbiamo trovato un accordo”. Quale? Gli è stato chiesto. “Non è questo il momento” è stata la replica frettolosa. Il momento l’abbiamo trovato altrove. Ricordando pure che con i soldi del CONI la Figc garantisce 49 milioni agli arbitri. Lo farà ancora
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Marcel Vulpis

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