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FA: L’UGUAGLIANZA SALARIALE TRA UOMINI E DONNE FA DISCUTERE IL MONDO DEL CALCIO INGLESE

(di Marco Casalone) – Nelle ultime ore la Football Association (FA, l’organo che governa il calcio inglese) ha annunciato attraverso i suoi vari canali social di aver parificato l’ammontare dei compensi destinati ai calciatori ed alle calciatrici facenti parte delle rispettive nazionali, seguendo l’esempio di paesi come Brasile, Australia, Norvegia e Nuova Zelanda: la FA però, contrariamente a quanto avvenuto per le altre federazioni, non aveva ancora pubblicamente ufficializzato tale decisione, risalente già allo scorso mese di gennaio.
Ad ogni match ufficiale, pertanto, le giocatrici del CT Phil Neville riceveranno lo stesso corrispettivo previsto per i loro colleghi della rappresentativa maschile: anche se non sono state rese note le cifre esatte, diverse fonti riportano di una somma vicina alle 1.000 sterline (circa 1.110 euro).
La stessa FA ha inoltre chiarito come siano stati parificati anche i bonus previsti al raggiungimento di particolari obiettivi personali (come numero di presenze o reti) o di squadra (ad esempio, la partecipazione ed i risultati ottenuti nelle grandi competizioni internazionali).
Sono diverse le opinioni espresse a seguito della misura adottata dalla storica federazione inglese: una in particolare, quella dell’allenatore del Manchester United Woman F.C. Casey Stoney, ha suscitato molte polemiche in patria.
Pur considerandola nel suo complesso come una buona notizia, la Stoney ha però aggiunto che “Il calcio femminile dovrebbe generare più reddito per giustificare la parità di retribuzione con quello maschile: dobbiamo attirare un pubblico più numeroso, migliorare il nostro marketing e garantire più visibilità ai nostri match. Come possiamo pretendere equità se alle nostre partite non assistono più di 5.000 spettatori?”
L’uguaglianza salariale tra uomini e donne continua dunque a rappresentare una questione molto dibattuta all’interno del mondo del calcio: infatti, se da un lato moltissime federazioni (soprattutto europee) sono al lavoro per poterla realizzare in tempi brevi, negli States ha recentemente fatto scalpore la decisione del giudice federale Gary Klausner di respingere la richiesta di risarcimento da 66 milioni di dollari presentata da 28 membri della nazionale femminile nei confronti della US Soccer Federation ai sensi della Equal Pay Act, la legge federale statunitense in materia di lavoro che dal 1963 prevede la parità di retribuzione tra uomini e donne.
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Redazione

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