Altri Sport

Eventi – Il pattinaggio di figura va in scena a Torino

Il Messaggero -edizione nazionale
Martedì 23 Marzo 2010 di CHRISTIAN ZICCHE

TORINO – Aspettando Carolina. A Torino si aprono oggi i mondiali di pattinaggio di figura, grande evento post olimpico e a quattro anni dall’olimpiade che fu nella capitale subalpina: duecentodieci pattinatori al via, cinquantatre nazioni, il gotha mondiale della danza sul ghiaccio. Senza Plushenko, infortunato al ginocchio, che avrebbe voluto prendersi la rivincita sul dominatore di Vancouver, l’americano Lysacek. Ma ci saranno le donne che hanno trionfato in Canada, l’oro della coreana Yu-Na-Kim e la classe infinita della giapponese Mao Asada.
Inutile ripeterlo, per la Kostner sarà la prova del nove, decisiva dopo il capitombolo a Vancouver con l’imbarazzante diciannovesimo posto finale su ventiquattro. Un capitombolo con strascichi polemici a partire dai costi sostenuti dal Coni per la ventitreenne gardenese di Ortisei. Cifre non giustificate visto l’ennesimo ko olimpico, e fu nona a Torino olimpica. E certo a discolpa non basta il titolo europeo conquistato a Tallin, e il bronzo e argento nei mondiali precedenti. Così come il capitolo allenatore. Frank Carrol, il guru americano ha negato di essere il suo coach, e adesso sarà interessante capire qui a Torino chi si siederà al fianco di Carolina. Sarà Crista Fassi, che si dice in partenza, o il neo coach che la segue in questi giorni, Edoardo de Bernardinis? Intanto la Kostner si allena lontano a porte chiuse a Pinerolo, e non si è presentata ieri alla conferenza stampa dell’Italia (che qui schiera le coppie di danza Federica Faiella-Massimo Scali e Anna Cappellini – Luca Lanotte, con l’artistico di Nicole della Monica-Yannik Kokon). Saranno la tensione e la pressione dei giornalisti a renderla indisponibile prima della grande avventura. Anche se Carolina è seguita dal mental coach Popolizio (lo stesso di Federica Pellegrini e rifiutato dai giocatori della Lazio) per renderla più forte e sicura di sé.
Questa è forse l’ultima grande occasione nella Torino che l’ha accolta prima del trasferimento americano. La fatina del pattinaggio poco tempo fa ha ribadito di volere risalire la china «mi aspetto un futuro brillante. A partire da Torino. Cercherò di dimenticare Vancouver. Non sono uno zero, ai mondiali vi ricrederete». Così come spera di cancellare con una medaglia importante la dichiarazione polemica del presidente Petrucci «Kostner non è una campionessa» chiarita con un «non perché non ha vinto, ma perché il campione si vede in queste circostanze».
Riflettori puntati anche su Federica Faiella e Massimo Scali, quinti ai Giochi di Vancouver. Qui si presentano molto fiduciosi: «Vogliamo una medaglia – dice Scali – I Giochi ci hanno confermato nell’olimpo del pattinaggio, evidenziando la forza dei nostri programmi, sia dal punto di vista tecnico, sia artistico. Ora sentiamo il podio davvero vicinissimo».

Previous post

Rugby - Vittoria in tutte le categorie per l' AS Salerno Rugby

Next post

Vela - Le prove e gli sponsor del circuito Audi med cup 2010

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *