Esclusiva: Malago’ (CONI): Nel 2015 vi stupiro’

D: Notizie contrastanti sul fronte caldo dell’antidoping. Dopo il caso Alex Schwazer. Il Coni lascia o non lascia i controlli ad un’autorità “terza”?

R: Nel 2015 vi sorprenderò. Nell’anno, non facciamo i conti da gennaio. Serve tempo. Bisogna capire: a) chi paga; b) tempi; c) competenze>.

D: Sei il “Matteo Renzi dello sport”. Gran comunicatore del rinnovamento, ma alle prese con realtà vecchie (il paese e il CONI) che non vogliono cambiare.

R: <Il paragone non mi dispiace. Ci sono degli scogli da superare, ma il cambiamento ci sarà>.

D: A proposito di cambiamenti, hai atteso  che il calcio fosse in difficoltà per “sfilare” loro 22 milioni e mezzo dal contributo CONI? Non temi che nel Consiglio FIGC del 14 novembre ci sia mezza insurrezione?

R: Conto sulla ragionevolezza. Gli accordi finanziari col calcio sono vecchi di 14 anni. Era il caso di rivederli. Da allora sono successe tante cose. Non credo che ci saranno contrasti successivi>.

D: Che ne pensi di un contributo statale per lo sport, senza calcio, magari degli stessi 400 milioni di euro? E per il calcio una quota fissa sulleentrate dalle scommesse, di cui le partite sono il 90 per cento?

R: <C’è bisogno di una legge-quadro sullo sport, che regolarizzi l’intero settore. Il legame con le scommesse mi convince>.

D: Viste anche le ambizioni olimpiche italiane, non è il caso che si scriva la parola fine alla tua vicenda col nuoto (FIN)?

R: <Sarebbe l’ideale, ma bisogna considerare i ruoli e le rispettive responsabilità>.

D: Sempre stando ai ruoli, la Scuola (o meglio l’Università) dello Sport del CONI pare diventata una grande “Scuola calcio”.  Così non si tradisce la grande eredità di Giulio Onesti (tra i presidenti emeriti nella storia dell’ente)?

R: <Io mi ritengo un continuatore degli ideali di Onesti. La Scuola è e deve essere un polo culturale. Ma ci sono i campi, come c’è una sala per la scherma e il campo di rugby. Invece di farci giocare parlamentari, giornalisti e “gli amici degli amici”, vengono  usatidegli impianti che erano inutilizzati, e lì si allenano i ragazzini della Scuola Roma Calcio>.

D: A proposito di scelte: a febbraio 2015 sarà a “metà mandato”. E’ il momento giusto per fare un “check up sanitario”, vista la mole di lavoro.  Ci sarà un tuo  sfidante alla scadenza del quadriennio?

R: <Mi sento bene. E’ possibile che ci sia uno sfidante ma credo che non sia probabile>.

D: Visto che stai bene, è possibile, che da podista affezionato, domenica  25 gennaio 2015, tu possa partecipare alla “Corsa di Miguel”?

R: <Per correre devo capire come va il ginocchio. Per esserci ci sarò>.

(di Gianni Bondini) Giovanni Malagò è il presidente del CONI che ha promesso di “rivoltare lo sport italiano come un calzino”.  C’è da credergli? Ci diamo del “tu” da una vita.  Continuiamo così,  senza ipocrisia. Nel rispetto dei ruoli. La domanda è un “dovere”. La risposta è un “optional”.

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