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ESCLUSIVA – Caso “Bwin”-Milan: meglio pagare la multa

galliani.jpgMeglio pagare la multa, piuttosto che perdere il “media value” di una partita dei quarti di finale di Champions. Sarà stata questa la considerazione fatta dalla dirigenza dell’A.c. Milan, attesa domani sera all’Allianz Arena da un doppio scontro in terra bavarese: il primo con il Bayern per entrare in semifinale, il secondo, a carattere legale, per superare i paletti imposti dal land della Baviera sul fronte della pubblicità degli operatori di scommesse sportive (vietata in Baviera come in altre regioni della Confederazione tedesca). Scendendo in campo con il marchio Bwin, attuale jersey sponsor (paga più di 10 mln di euro per apparire sulla divisa), i rossoneri dovranno pagare una multa di 100 mila euro, come anticipato nei giorni scorsi dall’Uefa. Ma il rischio vale la candela, perchè secondo quanto analizzato da “Sporteconomy.it” il ritorno mediatico (tecnicamente “media value”) per il marchio sponsor durante una partita dei quarti di Champions è stimato tra 400 e 700 mila euro. Il saldo, pagata la multa, sarebbe, comunque, attivo per Bwin, che, in questo modo, non rinuncerebbe all’exposure del match di ritorno dei quarti di finale. La forzatura del Milan (così come sembra che avverrà domani sera) però, secondo gli addetti ai lavori tedeschi, potrebbe generare un antipatico caso diplomatico con l’Uefa, che ama tradizionalmente essere “rispettata” dai suoi associati. Meglio pagare la multa, piuttosto che perdere il “media value” di una partita dei quarti di finale di Champions. Sarà stata questa la considerazione fatta dalla dirigenza dell’A.c. Milan, attesa domani sera all’Allianz Arena da un doppio scontro in terra bavarese.

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