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Editoriale – Lettera aperta di “Sporteconomy” al Presidente Rosella Sensi

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE ROSELLA SENSI

Gentile Presidente,

Le scrivo perché lo “stato dell’arte” dell’A.s. Roma pone, già da tempo, una serie di riflessioni e interrogativi.

Così come ha fatto La Repubblica con il premier Silvio Berlusconi, anche il sottoscritto, in qualità di direttore dell’agenzia stampa nazionale Sporteconomy, le farà 10 semplici domande.

Domandare è lecito, rispondere è cortesia, recita il noto adagio. Siamo sicuri di ricevere le risposte ai nostri quesiti, posti assolutamente con un’ottica di critica costruttiva, per il bene della società A.s. Roma e della tifoseria giallorossa.

1)  E’ possibile immaginare una conferenza stampa in cui possa spiegare, dati alla mano, la situazione economico-finanziaria di Italpetroli (soprattutto sotto il profilo debitorio e dell’esposizione con le banche), che, a torto o a ragione, è la controllante dell’A.S. ROMA? Aiuterebbe a fare chiarezza, proprio in una situazione, ormai, di costante incertezza e confusione.

2)  Quali sono le reali possibilità che Lei possa continuare a gestire questa società investendo nei diversi settori?

3)  Qual è lo stato dell’arte dei decreti ingiuntivi, a vario titolo, collegati alle sue proprietà, come riportano i principali quotidiani nazionali?

4)  Può rassicurare la tifoseria che, mai e poi mai, Unicredit o altri creditori potranno rivalersi sulla società A.s. Roma, pur di recuperare le somme che Itapetroli deve ai sistema bancario?

5)  Come pensa di recuperare il rapporto di fiducia e fidelizzazione con la tifoseria, attualmente sfilacciato e che rischia di rovinarsi ulteriormente?

6)  Qual è il progetto sportivo (acquisti/cessioni, potenziamento del management, ecc.) che vuole portare avanti già a partire dal mercato di gennaio?

7)  Quando ritiene di presentare ai media e agli azionisti il piano di fattibilità finanziaria collegato all’idea dello stadio Franco Sensi?

8)  Considera fattibile (totalmente o in parte) l’idea di un progetto di “azionariato popolare” collegato allo sviluppo dell’A.s. Roma, sul modello di Real, Barcellona ed Espanyol?

9)  Concretamente, se dovesse presentarsi un soggetto “serio ed affidabile”, e con maggiori risorse finanziarie, sarebbe disponibile a cedere il pacchetto azionario dell’A.s. Roma?

10)E’ consapevole che l’attuale situazione (immobilismo sul mercato, situazione di esposizione debitoria con le banche della controllante Italpetroli, ecc.) rischia di rendere, di anno in anno, sempre più debole la società A.s. Roma? Come pensa di intervenire in merito nei prossimi sei mesi?

Rimaniamo chiaramente in attesa di una cortese risposta. Come potrà immaginare le domande potevano essere molto più di dieci, ma già rispondere a queste sarebbe un gesto di buona volontà, nella direzione di un nuovo modo di intendere anche il rapporto con i media economici e sportivi.

Sporteconomy.it ha deciso, attraverso il suo direttore (Marcel Vulpis), di porre 10 domande al presidente dell’A.s. Roma (nella foto l’immagine di Rosella Sensi), per capire concretamente quale sarà il futuro di questa società sportiva e della controllante Italpetroli.

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Marcel Vulpis

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