Il caso “Raciti” sembra non aver scalfito più di tanto l’immagine del Calcio Catania (serie “A”-Tim), se, a distanza di quel fatto delittuoso, la stragrande maggioranza delle aziende partner sono rimaste vicine alla società etnea.

A partire dalla “SP-Energia Siciliana”, jersey-sponsor negli ultimi 13 anni, con un investimento di 700 mila euro (era 1 milione fino ad un anno fa), per poi proseguire con il neo secondo sponsor di maglia, la ditta catanese Cesame (specializzata nella produzione di bagni), che pagherà circa 300 mila euro.

Confermate inoltre le presenze di WindJet, low cost catanese che veste il doppio ruolo di vettore aereo e di sponsor ufficiale. Il Calcio Catania può contare sul sostegno di 54 aziende, l’ultima è la concessionaria locale della Nissan, che fornirà auto e furgoni ai giocatori e allo staff dirigenziale. Dalla catellonistica dello stadio arrivano poi ogni anno circa 2 milioni di euro. Il merchandising è un settore in grande espansione. Il Catania è entrato, perfino, nelle cartolerie con quaderni, matite e zaini.

Lo sponsor tecnico è Legea: la società ha diritto di distribuire i prodotti a “pacchetto” a Catania, nei propri negozi (in tutta Italia) e in Sicilia attraverso un rappresentante. La maglia ufficiale costa circa 70 euro.

Capitolo “Diritti Tv”. La società si è accordata la scorsa stagione con Sky: il pacchetto dei tv rights, compreso il digitale terrestre (Dtt), rende al Calcio Catania circa 9 milioni di euro (quanto ha speso il club in campagna acquisti, a fronte di un monte ingaggi complessivo di 18). Mp& Silva Limited infine commercializza i diritt tv all’estero.

Il caso “Raciti” sembra non aver scalfito più di tanto l’immagine del Calcio Catania (serie “A”-Tim), se, a distanza di quel fatto delittuoso, la stragrande maggioranza delle aziende partner sono rimaste vicine alla società etnea.