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Calcio – La strategia di “Flavio” per il QPR

In una recente intervista apparsa sul Corsera, Flavio Briatore ha spiegato come è composto attualmente il pacchetto azionario del Queen Park Rangers (QPR), club londinese che in pochi anni vuole risalire la china e ritornare nella Premier league inglese. "Io e Ecclestone", spiega F.B., "abbiamo il 70% delle azioni, ma con il 20% è entrato un mio amico che è il quarto uomo più ricco della terra. Ha un patrimonio valutato attorno ai 60 miliardi di euro, si chiama Mittal ed è il re dell’acciaio. Gli altri due soci, ciascuno con il 5%, sono Ugo Colombo, un italiano trapiantato negli Usa, e Jeff Sofer».


E poi…"Il nostro programma prevede di arrivare in Premier League, cioè in serie A, nel giro di tre anni. Però nessuno di noi vede il calcio come una specie di idrovora che ti costringe a fare investimenti a fondo perduto".


Per questa ragione il nuovo management del QPR, l'unico club di calcio al mondo a poter esibire nel logo sociale il marchio dei reali inglesi, il prossimo obiettivo è la valorizzazione dello stadio di proprietà. "L'Holland Park, il nostro impianto, è a un quarto d’ora da Harrod’s. È un grosso asset nel pieno centro di Londra. Lo stadio di proprietà ti cambia la vita, è una fonte importante di profitto. Stiamo già organizzando concerti e mostre…Quando siamo arrivati noi il Qpr aveva una media di 9.000 spettatori a partita. Ora sono 16.500. Tra biglietti e abbonati incassiamo più di 10 milioni di euro all’anno. Quando arriveremo in Premier League il valore del club schizzerà di colpo attorno ai 200-250 milioni di sterline. Qui, a differenza dell’Italia, ci sono i compratori e il motivo è semplice – ha concluso Flavio Briatore".

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Marcel Vulpis

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