(di Marco Casalone) – Bayern Monaco e BMW (casa automobilistica con quartier generale proprio a Monaco nella Baviera) potrebbero concludere la più grande sponsorizzazione della storia della Bundesliga: dopo i primi rumors circolati verso la fine dello scorso anno (alimentati dalle dichiarazioni del presidente del club bavarese Uli Hoeneß, che nel mese di dicembre aveva ammesso alcuni contatti tra le parti), nuove conferme si sono susseguite in Germania negli ultimi giorni.

In un’intervista al mensile finanziario “Manager Magazin”, il consigliere del Bayern Edmund Stoiber ha infatti affermato che le due società avrebbero addirittura già siglato un memorandum d’intesa alla fine del 2018, mentre più caute sono state le dichiarazioni del portavoce di BMW Mathias Schmidt:”sono attualmente in corso trattative per una partnership strategica con il Bayern ma è ancora troppo presto per discutere di qualsiasi dettaglio, anche se posso già smentire che le cifre riportate dai media corrispondano alla realtà”.

In ogni caso, l’accordo sarebbe valido solo a partire dal 2025, ossia dalla scadenza dell’attuale partnership fra Audi ed i Campioni di Germania; per poter diventare partner ufficiale, infatti, BMW dovrà acquistare entro tale data l’8,33% del club attualmente di proprietà della casa automobilistica di Ingolstadt (che tra il 2010 e il 2011 aveva acquistato azioni per un valore di circa 90 milioni di Euro) e successivamente firmare un contratto di sponsorizzazione della durata di dieci anni e del valore record di circa 800 milioni di Euro.

Secondo le indiscrezioni rilanciate dal tabloid bavarese “TZ” tale processo potrebbe iniziare già nel 2020, dal momento che BMW sarebbe destinata a diventare main sponsor del team della sezione cestistica della polisportiva Bayern e potrebbe rivestire a breve lo stesso ruolo anche nella più celebre squadra di calcio.

Se si esclude il mondo del motorsport, per molti anni BMW è rimasta lontana dalle sponsorizzazioni sportive ed in particolare da quelle calcistiche: la società, infatti, riteneva che il gioco più popolare tra la classe operaia non potesse abbinarsi all’immagine di costruttore di automobili di lusso vantata dalla casa bavarese.

Al contrario, l’attuale consiglio direttivo si sarebbe convinto che l’impegno in un settore dai ricavi in continua crescita come quello del calcio, insieme all’unione con uno dei club più famosi e vincenti del mondo, potrebbe rivelarsi un’incredibile occasione di crescita, anche all’interno del mercato asiatico (ed in particolar modo di quello cinese), nel quale l’enorme popolarità di cui gode il Bayern Monaco potrebbe risultare di grande aiuto per le mire espansionistiche della casa automobilistica.

Tuttavia, alcune voci critiche si sono levate all’interno dell’azienda: i consiglieri Gerhard Binter e Karsten Ristow, in un’intervista al quotidiano tedesco “Bild”, hanno commentato negativamente il possibile accordo, sottolineando come lo stesso rappresenterebbe “un segnale sbagliato per i dipendenti, dal momento che l’intero settore automobilistico sta affrontando importanti cambiamenti e, proprio alla luce di questo, un investimento dalla portata economica così importante potrebbe avere poco senso e causare diversi malumori tra gli operai”

Opinioni contrarie che, ovviamente, non si segnalano all’interno del Bayern; il club, che occupa attualmente il quarto posto nella classifica dei team più ricchi del pianeta (preceduto solamente da Real Madrid, Barcellona e Manchester United), nel 2018 ha fatto registrare un fatturato annuale di 629,2 milioni di Euro, cifra inesorabilmente destinata ad aumentare se l’accordo multi-milionario con BMW venisse realmente finalizzato.