(di Lorenzo Agostinelli) – La FIFA avrebbe recentemente approvato l’espansione a 48 squadre partecipanti per il Mondiale 2026 in USA, Messico e Canada; le 48 formazioni proverrebbero: 16 dall’Europa (UEFA), 9 dall’Africa (CAF), 8 dall’Asia (AFC), 6 da Nord e Centro America (CONCACAF), 6 dal Sud America (CONMEBOL), 1 dall’Oceania (OFC) e 2 dai play-off. Il format accettato sarebbe quello di 16 gruppi da tre squadre, a seguire i sedicesimi e così via fino alla finale. Questa espansione garantirebbe, nonostante le 16 partite complessive aggiunte, un massimo di 7 gare giocate per ogni nazionale come nel formato a 32 squadre. Il torneo potrebbe dunque prevedere sei gare al giorno nella sua fase iniziale e durare 28 giorni complessivi come i precedenti.

Questo progetto è stato proposto anche per i più vicini mondiali del 2022 in Qatar, trovando però non pochi ostacoli sulla sua realizzazione. Per i mondiali del 2026 sono stati richiesti impianti da minimo 40.000 posti, mentre per quelli del 2022 solamente 4 stadi (due negli Emirati Arabi Uniti, uno in Arabia Saudita e uno in Kuwait) riuscirebbero a soddisfare i requisiti del 2026. Inoltre, la FIFA ha preso in esame l’ipotesi di utilizzare uno stato adiacente al Qatar come seconda sede ospitante del torneo riscontrando diverse problematiche di natura politica. Il Bahrein, l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti hanno interrotto legami economici, diplomatici e di viaggio con il Qatar nel 2017, impedendo i voli tra i paesi. La FIFA sta quindi considerando il Kuwait o l’Oman come sedi aggiuntive per i mondiali 2022, data la loro neutralità nella Crisi del Golfo. Ad ogni modo la decisione finale sarà presa a giugno, dopo che FIFA e Qatar avranno esposto la loro proposta.

Da un punto di vista economico, la FIFA, si aspetta di incassare 400 milioni di dollari in più con questo nuovo format a 48 squadre, rispetto al precedente. 158,4 milioni arriverebbero dagli sponsor, altri 90 milioni dalla vendita dei biglietti, altri 122 dalle emittenti televisive ed altri 30 tra pacchetti hospitality e dagli accordi di licenza.