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Argentina e Grecia guardano al calcio dell’Eurozona

(di Marcel Vulpis*) – Una nuova emergenza ha colpito il Sud America. Dopo la crisi in Venezuela, con la popolazione costretta ormai alla fame, è il turno dell’Argentina, dove il crollo del peso(la valuta nazionale), nella misura del 15%, nelle ultime settimane, ha spinto il Governo a chiedere aiuto al Fondo Monetario Internazionale (FMI). L’Esecutivo ha così ottenuto un primo maxi prestito da oltre 43 miliardi di euro. Si teme, però, in ambiente finanziari, che l’Argentina non sia in grado di restituire nel tempo questa ingente somma di denaro. Un problema di credibilità internazionale, che potrebbe generare ulteriori scossoni valutari nei prossimi mesi.

Inoltre, secondo alcune stime, il PIL (Prodotto Interno Lordo) del Paese dovrebbe calare di quasi il 2% nel corso del 2018.

Nonostante l’instabilità economica, il calcio argentino è ancora un prodotto su cui investire. Nell’ultima stagione la SuperLiga (l’equivalente della serie A italiana) ha attratto ben 105 marchi presenti all’interno di 135 spazi pubblicitari, per una media di 4,82 sponsor per maglia (dell’indagine fanno parte 26 società della prima divisione).

Il Racing Avellaneda, leader provvisorio di classifica, è supportato da 39 aziende, tra cui i tre main partner (RCA, Banco Ciudad e Kappa) ed i  cinque co-sponsor (Coca-Cola, Sinteplast, Swiss Medical, Schneider e Flecha Bus), a conferma dell’interesse degli investitori e dei tifosi (quest’anno si sono iscritti 10 mila nuovi abbonati).

Proprio dal Racing Club è arrivato, quest’anno, in casa Inter, il centravanti Lautaro Javier Martìnez, per un costo del cartellino pari a 25 milioni di euro. L’ex calciatore della SuperLiga è uno dei 28 argentini presenti nel massimo campionato tricolore. (fonte: Tuttosport)

 

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Marcel Vulpis

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