Il gruppo ADIDAS ha comunicato la sua intenzione di cambiare il marchio che comparirà sulle divise olimpiche delle nazioni di cui l’azienda tedesca è kit supplier durante i Giochi di Torino 2006 (tra le altre, Cina, Germania e Francia).

La decisione di modificare le tradizionali "tre strisce" di Adidas deriva dalla nuova interpretazione restrittiva della normativa del Comitato Olimpico Internazionale, la quale disciplina le dimensioni dei loghi commerciali sulle uniformi degli atleti.

Il design ad hoc studiato da Adidas non dovrà sottostare alla regola (che prevede un massimo di 20 cm2 di esposizione per i brand) dal momento che non viene considerato un corporate trademark. Si tratta comunque di un ripiego temporaneo e Adidas spera di trovare una soluzione più soddisfacente per il post-Torino 2006. Vincono così le pressioni sul CIO di Nike, Puma e Reebok, che da molto tempo contestavano la maggiore visibilità consentita al brand Adidas in virtù della sua particolare conformazione. (riproduzione riservata)

Il gruppo ADIDAS ha comunicato la sua intenzione di cambiare il marchio che comparirà sulle divise olimpiche delle nazioni di cui l’azienda tedesca è kit supplier durante i Giochi di Torino 2006 (tra le altre, Cina, Germania e Francia).

La decisione di modificare le tradizionali "tre strisce" di Adidas deriva dalla nuova interpretazione restrittiva della normativa del Comitato Olimpico Internazionale, la quale disciplina le dimensioni dei loghi commerciali sulle uniformi degli atleti. Il design ad hoc studiato da Adidas non dovrà sottostare alla regola (che prevede un massimo di 20 cm2 di esposizione per i brand) dal momento che non viene considerato un corporate trademark.

Si tratta comunque di un ripiego temporaneo e Adidas spera di trovare una soluzione più soddisfacente per il post-Torino 2006. Vincono così le pressioni sul CIO di Nike, Puma e Reebok, che da molto tempo contestavano la maggiore visibilità consentita al brand Adidas in virtù della sua particolare conformazione. (riproduzione riservata)