A 50 anni suonati Kazu Miura (nella foto in primo piano) pioniere in Italia del calcio dagli occhi a mandorla (ha giocato, per diverse stagioni, nel Genoa CFC) è ancora il simbolo del football giapponese. Un campione, che, da una decina d’anni, gioca e colleziona presenze, per il suo club, lo Yokohama Fc, squadra della J-League2 (quest’anno in corsa per risalire in prima divisione al termine del campionato) e che, ironia della sorte, è sponsorizzato sulla maglia dal marchio “Genova”, società di marketing asiatica, non certamente il ricordo affezionato verso la società ligure.

Per la cronaca lo scorso 5 marzo a 50 anni e sette giorni, ha segnato contro Thespa Kusatsu, diventando il più anziano marcatore nella storia del calcio professionistico. Il precedente record portava la firma di Stanley Matthews, centrocampista dello Stoke City e Blackpool e primo calciatore ad alzare l’ambito trofeo del Pallone d’Oro (nel 1956, quando nacque l’evento dedicato al miglior calciatore). Miura nella sua carriera oltre che per il Genoa in Italia, ha giocato in Brasile per il Santos FC, in Australia per il Sydney FC e in Giappone per lo Yokohama FC.