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Ultim’ora – Per la stampa romana l’A.s. Roma venduta a Fioranelli e alla sua cordata

Adesso si attende, come da regolamento di Borsa, il comunicato ufficiale della società giallorossa che deve obbligatoriamente rendere noti i particolari dell’offerta, a tutela dei propri azionisti.

Segue uno degli articoli usciti ieri su Repubblica.it dove si parla anche della vendita di ulteriori asset della famiglia Sensi, oltre all’A.s. Roma. Di fatto, sempre secondo la stampa romana, i proprietari della società di Trigoria sarebbero costretti a "svendere" i gioielli di famiglia pur di rientrare dell’esposizione debitoria nei confronti delle banche.    

Affare Roma, "Vendita tra 10-15 giorni"

Sembrerebbero proprio brevi i tempi per un eventuale cambio di proprietà della as Roma.
L’advisor mediobanca, incaricato dalla famiglia sensi di effettuare una valutazione circa la ristrutturazione del debito alle banche, e in ultima istanza la vendita degli assets tra cui la squadra di calcio, è infatti al lavoro.

Mentre resta sempre alta l’attenzione della Consob sulla Roma, secondo accreditate fonti finanziarie milanesi, ci vorrebbero ormai soltanto 10-15 giorni perchè l’operazione possa andare in porto. "Tempi ragionevoli", dicono le stesse fonti. Unicredit avrebbe dato nei giorni scorsi una forte accelerazione all’operazione per rientrare dei circa 282 milioni di indebitamento che vengono attribuiti alla famiglia sensi.

L’esposizione totale dei sensi sarebbe di circa 350 milioni di euro se si considerano tutti gli istituti di credito con cui il gruppo intrattiene rapporti. Ai sensi, Unicredit avrebbe detto in sostanza che la Banca ha "pazientato a lungo", e ora sarebbe arrivato il momento di giungere ad una soluzione, visto che a dicembre 2008 a Unicredit non sarebbe arrivato il pagamento degli interessi sul prestito, e si nutrono dubbi che possa arrivare anche quello che scade al 30 giugno 2009.

La preoccupazione a questo punto, per la banca di Profumo, è la tutela del proprio credito: da qui la decisione di imprimere una accelerazione, dopo che la scelta di finnat come advisor da parte della famiglia sensi, sottolineano sempre fonti accreditate, non aveva prodotto nessuna soluzione.

Tuttavia, si fa osservare, per rientrare dal debito ai sensi non sarebbe sufficiente la sola cessione del club giallorosso. Ipotizzabile, quindi, anche la cessione di alcuni altri assets. Ed è appunto la valutazione degli assets del gruppo che mediobanca sta portando avanti negli uffici di via filodrammatici. Un lavoro che viene seguito passo passo anche dagli uomini di Unicredit. Ma ancora da ambienti finanziari viene sottolineato che "la sensi non vuole vendere. Lo farà solo se costretta". Tra le preoccupazioni c’è anche quella che se si dovesse andare troppo in là nel tempo nel risolvere la questione, si potrebbero verificare ripercussioni sulla prossima stagione calcistica della Roma

fonte: La Repubblica

Ieri sera i principali siti online dei quotidiani sportivi (e non) hanno dato per fatta l’operazione, anticipando che l’offerta presentata dalla cordata Fioranelli sarebbe in area 210 milioni di euro. Un rumour che sta facendo impazzire la piazza tanto da aver fatto saltare il server del sito del club capitolino (www.asroma.it) attualmente fuori uso. A margine, sempre ieri sera, il conduttore tv Fabio Alescio (Gold Tv), che da tempo, per primo, ha dato l’anticipazione ha parlato su Facebook, persino, di bottiglie stappate a villa Pacelli a conclusione dell’operazione.

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Marcel Vulpis

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