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Sulle ASD i conti non tornano. Al ministero dello Sport si è rotto il pallottoliere

C’è un po’ di confusione sui soldi da mettere a disposizione relativamente al “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale”.
La Relazione illustrativa e tecnica (all’art.74), che Sporteconomy ha avuto modo di visionare, parla chiaramente di dati che non tornano (in casa del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora). Da un lato si parla di 20 mila società e di una dotazione economica 40 milioni di euro (quindi a copertura delle esigenze di questo bacino), dall’altro di 80mila associazioni “destinatarie potenziali” del provvedimento.
Ballerebbero quindi 60mila società. Un bel problema anche alla luce delle richieste del Comitato 4.0, che bussa, da tempo, alla porta del Governo (ma soprattutto del MEF) per ottenere risorse. Anche in questo caso non ci sarebbe (per il momento) la copertura finanziaria, nonostante un incontro recente con il ministro Roberto Gualtieri.
Tornando al tema ASD, servirebbero circa 160 milioni di euro (visto che il contributo medio è di 2mila euro), mentre il ministero dello Sport sarebbe pronto a garantirne appena 40. Un “buco” potenziale di 120 milioni di euro. Essendo 80mila le ASD “attive”, il Fondo sarebbe già esaurito.
Ma soprattutto perchè le restanti 60mila realtà (per il momento non conteggiate) dovrebbero rinunciare ad aderire al Fondo? 
Art. 74.
Rifinanziamento “Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale”
1. Al fine di far fronte alla crisi economica dei soggetti operanti nel settore sportivo determinatasi in ragione delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19, la dotazione del Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale di cui all’art. 217 del Decreto-Legge 19 maggio 2020, n.34, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77, per l’anno 2020, è incrementata di ulteriori 20 milioni di euro.
2. All’onere derivante dal presente articolo, pari a 20 milioni di euro per l’anno 2020, si provvede [……….].
Relazione illustrativa e tecnica
Per far fronte al perdurare della crisi economica dei soggetti operanti nel settore sportivo, la norma prevede l’incremento delle risorse destinate a misure di sostegno e di ripresa del movimento sportivo.
Con il decreto dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, sono stati definiti i criteri di gestione del Fondo e, con successivo decreto del Capo Ufficio per lo Sport in data 11 giugno 2020, sono stati definiti e dettagliati i criteri specifici e le modalità di raccolta, nonché i termini di presentazione delle istanze da parte dei soggetti beneficiari dei contributi a fondo perduto in favore di associazione e società sportive dilettantistiche.
Le istanze presentate dal mondo dell’associazionismo sportivo ad oggi sono circa 20.000 e la dotazione del Fondo per l’anno 2020 pari a 40 milioni di euro così come stabilito dall’art. 217 del Decreto-Legge 19 maggio 2020, n.34, convertito con modificazioni dalla Legge 17 luglio 2020, n. 77, per l’anno 2020, risulta insufficiente in considerazione del numero delle associazioni e società sportive dilettantistiche “attive” che è stimato in non meno di 80.000 soggetti.
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