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Sport&Affari – Marotta (Sampdoria) spiega il futuro del calcio italiano e della Lega

"L’eliminazione dei nostri top club nell’ultimo turno della Champions league deve far riflettere noi addetti ai lavori", ha spiegato a "Radio Rai", Giuseppe Marotta, a.d. della Sampdoria. "Il mercato del calcio in Italia è un’industria importante. Una torta del valore di 1.5 mld di euro, che cresce fino a 6 mld di euro se consideriamo lo sport nella sua globalità di discipline".

"Oggi il calcio è legato ai diritti tv nella misura del 60% dei ricavi globali (che a regime potranno valere anche più di 1 mld di euro). A partire dal 2010/2011 passeremo alla contrattazione collettiva dei tv rights da parte della Lega calcio (che si è affidata a Infront Italy come advisor in questo specifico segmento, nda). Questo aspetto ci sta facendo riflettere e credo che arriveremo all’interno della Lega alla richiesta di una "governance assembleare". Una delle ipotesi è quella di un presidente o di un presidente-manager, ma con meno poteri di prima, perchè in parte consegnati nelle mani dell’assemblea, dove saranno rappresentati tutti i club, sia i grandi che i piccoli".  

"Se si analizza poi il confronto obbligato tra l’Italia e l’Inghilterra soprattutto a livello di sistema economico-sportivo, un dato su tutti può dare la fotografia dell’attuale situazione: nel Regno Unito i ricavi da stadi sono pari attualmente a 600 mln di euro, mentre in Italia non si raggiungono i 150 mln di euro. Nei 450 mln di euro di "gap" c’è anche un minus culturale del nostro mercato". 

A "RadioRai" è intervenuto Giuseppe Marotta, A.D. U.c. Sampdoria, sul futuro del calcio italiano (post eliminazione dei top club nella fase finale della Champions) e della Lega.

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Marcel Vulpis

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