Giuseppe Zoppo, presidente della società calcistica Pro Patria (Lega Pro), è stato arrestato dalla Guardia di Finanza con l’accusa di bancarotta fraudolenta.
Zoppo era subentrato nella gestione della società dal luglio del 2008. Le indagini delle Fiamme gialle bustesi sono iniziate qualche mese fa, su delega del sostituto Massimo Baraldo della Procura di Busto Arsizio, in contemporanea alla vicenda dei
mancati pagamenti delle retribuzioni dei giocatori e dei debiti insoluti. Approfondimenti investigativi, effettuati tramite acquisizioni e analisi documentali, nonche’ accertamenti
finanziari e assunzioni di testimonianze, hanno consentito di delineare un quadro preciso delle ‘anomalie gestionali’ che avevano condotto la societa’ sportiva allo stato di insolvenza.
Sono state rilevate diverse condotte fraudolente attraverso sottrazioni di denaro e risorse
finanziarie dalle casse sociali, riguardanti, tra l’altro, i proventi derivanti dagli
abbonamenti e dagli incassi delle gare casalinghe, nonche’ somme pagate dagli ‘sponsor’. Dalle indagini sarebbe emerso inoltre che Zoppo si sarebbe appropriato di somme introitate dalla societa’ per conferimenti relativi all’acquisizione di quote del capitale.
Zoppo sottraeva inoltre fondi da vari conti societari per finalita’ personali riuscendo tra l’altro a ottenere da una banca locale, con un credito per 450 mila euro, con la garanzia
di titoli, ottenuta raggirando una collaboratrice, soluti per un importo pressoche’
pari al fido ottenuto.

Per ritardare la scoperta dello stato di dissesto Zoppo aveva inoltre emesso due fatture relative a operazioni inesistenti per 840 mila euro simulando l’esistenza di crediti.
L’importo totale delle distrazioni di fondi accertato e’ di 330 mila euro, oltre a
violazioni tributarie, in capo alla societa’ sportiva, connesse a omessi versamenti di ritenute fiscali per un importo di 177 mila euro, nonche’ ad omessi versamenti di Iva per 165 mila euro.

fonte: Asca