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Sport da combattimento: si sgonfia il match dell’anno tra i magnati Musk-Zuckerberg

(di Marcel Andrè Vulpis) – Si è sgonfiato, come il più banale dei soufflè, il match tanto atteso tra Elon Musk e Mark Zuckerberg, magnati del mondo “tech” (proprietari rispettivamente delle reti sociali  “X” e Meta/Instagram). Dopo i primi tweet la contesa, tra l’imprenditore sudafricano e quello americano, non è andata avanti come tutti si aspettavano, nonostante che, tanti comuni (tra questi Pompei e il distretto di Ostia antica, che non ha lo stesso impatto mediatico del Colosseo, ma è parte integrante dell’area di Roma Capitale) e regioni (a partire dalla Calabria) avessero fatto a gara per convincere il ministro della Cultura (Gennaro Sangiuliano) come location ideale per questo epico incontro a metà tra il digital e il reale.

Musk e Zuckerberg, nei giorni precedenti, si erano detti pronti a sfidarsi in un ottagono da MMA (l’acronimo sta per “Mixed Martial Arts”). Una sfida che, in generale, non avrebbe destato particolare interesse se non per i cognomi dei due fighter (ma soprattutto per quello che rappresentano nel mondo dell’economia e a livello digitale). Secondo infatti il ministro Sangiuliano questa sfida di arti marziali miste avrebbe generato miliardi di visualizzazioni (per non parlare dell’assegno da 150 milioni di euro a favore di due grandi strutture ospedaliere tricolori) e polarizzato l’interesse del mondo sul nostro Paese per giorni e giorni.

Su questo tema (e non solo) abbiamo intercettato Carlo Di Blasi, il promoter più famoso, in Italia, di eventi di sport da contatto (da oltre 25 anni è il “motore” di Oktagon,  presiede la federazione Fight1 ed è nel board internazionale di GAMMA). In Italia, inoltre, rappresenta One Championship, la più importante organizzazione asiatica di categoria, con particolare attenzione alla savate, alla kickboxing e, soprattutto, alle MMA.

“E’ indubbio che la sfida tra i due tycoon stranieri abbia eccitato gli animi per la scelta del nostro Paese (oltre che della location), più che per la novità del confronto tecnico” – ha spiegato ai media Carlo Di Blasi (nella foto sotto) n.2 di GAMMA (Global Association of Mixed Martial Arts).

“In effetti la scelta di spazi resi immortali dalle gesta gladiatorie (da sempre parte integrante della nostra storia) è deflagrata, come una bomba mediatica, con le relative reazioni politiche pro e contro (il più duro il leader di Azione, il parlamentare Carlo Calenda). Il punto  focale, che rappresenta la vera novità, è che, per la prima volta non si è posto alcun veto, in una disciplina, che, nel mondo, sta registrando una crescita esponenziale, con numeri da capogiro. Di contro, in Italia, non solo le MMA non sono state ancora riconosciute, come chiediamo da tempo anche al CIO (Comitato Internazionale Olimpico), ma sopravvivono osteggiate, purtroppo, da pregiudizi antichi.”

Questi pregiudizi, talvolta anche da parte di proprietari di noti impianti sportivi, certamente stanno frenando lo sviluppo delle arti marziali miste proprio nel Paese (l’Italia) dove l’arte del combattimento è parte della cultura oltre che della storia dell’antica Roma.

Carlo Di Blasi presidente Fight1

“Infatti al di là del gran quesito, ovvero se Musk e Zuckerberg possano affrontarsi tecnicamente in un ottagono, resta lo sdoganamento ufficiale delle MMA nel nostro Paese. In pratica se a loro venisse, un giorno, consentito di combattere, utilizzando le regole delle mixed martial arts, con il beneplacito del Governo ed il generoso lascito di 150 milioni di euro (come promesso dai due magnati, nda), come si potrebbe, poi, ancora negare, da parte delle CIO e delle istituzioni sportive, il riconoscimento di sport ufficiale al pari delle altre discipline marziali a cinque cerchi?… E ancora ci chiediamo: diventerà trend la sfida tra vip internazionali anche in Italia? Perché no e quindi perché non immaginare anche altre sfide, per esempio, tra ricchi e giovani imprenditori tricolori…Noi, in Italia, per il momento, abbiamo Oktagon, il celebre fighting show (la nuova edizione, la 26ima della sua storia, è prevista, sempre in Italia, nel mese di novembre, nda), pronti come organizzazione ad accogliere qualunque sfida di MMA o kickboxing in una cornice tricolore, che, davvero, racconti, nel modo migliore, la nostra tradizione sportiva nazionale. Ecco perché, personalmente, sono stato il primo sponsor dell’idea della sfida Musk versus Zuckerberg“.

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Marcel Andre Vulpis

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