Organizzazione certosina per i Mondiali di rugby gestiti a livello di diritti marketing dall’IRB (Fed. internazionale di rugby), ma alcune sbavature sono presenti proprio in questo settore specifico. A Marsiglia, per esempio, entrando nell’area vip del “Velodrome” destinata agli ospiti degli sponsor si nota immediatamente un backdrop con tanto di loghi e nomi degli spender dell’Olympique Marseille (titolare dell’impianto sportivo).

Di fatto è un’involontaria operazione di ambush marketing, che nasce dalla scarsa attenzione del personale marketing/sponsorship dell’IRB nei confronti del materiale pubblicitario presente nell’impianto marsigliese. Sempre al Velodrome, poi, all’interno dell’area hospitality non vi sono elementi di “corporate image” dell’IRB (tendoni, marchi particolari, ecc.), mentre sui tavoli appaiono i nomi delle aziende che hanno acquistato pacchetti hospitality per i loro ospiti (pur non essendo sponsor ufficiali).

Sulle tribune, poi, vi sono ancora i copri-sedili con il marchio e il claim dell’OM, mentre anche in questo settore non appaiono particolari marchi dell’evento e dell’IRB. Sembra quasi, ad un occhio poco attento, che l’organizzatore delle partite del Mondiale (in calendario al Velodrome) sia il club di calcio bianco-azzurro. – (riproduzione riservata)

Organizzazione certosina per i Mondiali di rugby gestiti a livello di diritti marketing dall’IRB (Fed. internazionale di rugby), ma alcune sbavature sono presenti proprio in questo settore specifico.