"Becks" è un calciatore da 28 mln di euro di affari, di cui solo 5 mln sono legati in modo diretto all’ingaggio come calciatore. L’arrivo di Beckham al Milan è chiaramente una operazione dal forte profumo promozionale. Per l’asso del calcio inglese, che avrà modo di allenarsi con la squadra più blasonata al mondo, e per il Milan che da quest’inverno avrà nelle sue fila quattro delle icone del football mondiale: Kakà, Beckham, Ronaldinho e "Sheva", senza considerare l’astro nascente del brasiliano Pato. 

Marche mondiali del largo consumo come Motorola, Pepsi, o ancora Emporio Armani, Police, ma soprattutto Adidas, l’hanno scelto come loro testimonial worldwide. I suoi ricavi da sponsorship sono cinque volte (se non di più) il suo ingaggio. Anzi l’ingaggio è la cornice di tutto il resto, forte anche della presenza della stella dello spettacolo Victoria Adams (ex componente delle "Spice Girls"). 

E’ l’icona del calcio mondiale per antonomasia. Nessuno più di David Beckham (ancora in forza ai L.A. Galaxy) sa attrarre le multinazionali del largo consumo per fini promo-pubblicitari.