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Joe Tacopina: Bologna “Out”. Ma nel futuro c’è un nuovo club

Il Bologna FC, in data 19 settembre 2015, ha annunciato attraverso il sito societario che Joe Tacopina (ai vertici della società felsinea e noto avvocato d’affari newyorkese) si è dimesso dall’incarico di Presidente e membro del Consiglio d’Amministrazione del Bologna Fc 1909.

“Il Sig. Tacopina, si legge nella nota aziendale, è onorato di essere stato il trentesimo Presidente del Bologna, che ha coronato la scorsa stagione con la riconquista del suo legittimo posto in Serie A, e sarà eternamente grato ai meravigliosi tifosi rossoblù per il sostegno che gli hanno dato in quest’ultimo anno. È lusingato all’idea di essere stato parte della rinascita della passione dei bolognesi per il Bologna e non dimenticherà ciò che i bolognesi gli hanno trasmesso.
Nel momento in cui il Sig. Saputo e il Sig. Tacopina decidono di comune accordo di prendere strade diverse, il Sig. Saputo augura al Sig. Tacopina i migliori successi per le sue future attività, mentre il Sig. Tacopina è convinto che con il sostegno finanziario e la guida del Sig. Saputo il Bologna Fc 1909 avrà un brillante futuro”.

Difficile dire al momento se la nota in esame sia a suggello di una ritrovata coesione tra il tycoon canadese e l’uomo d’affari americano. Nei giorni scorsi infatti Insideroma.com aveva riportato la traduzione di un articolo apparso sul New York Post, dove invece si parlava di forti tensioni riconducibili a questioni di natura economica.

Sul NYP era apparsa una notizia dove si affermava che “Un potente avvocato di Manhattan ha citato in giudizio il comproprietario del suo club calcistico italiano con l’accusa di non aver rispettato il pagamento di alcuni finanziamenti promessi. Joe Tacopina, che ha rappresentato personaggi del calibro del battitore Yankee Alex Rodriguez, ha collaborato con l’imprenditore canadese erede di un industria casearia, Joey Saputo, nel rilevare il Bologna Football Club nel dicembre 2014. Saputo ha rinnegato le promesse di pagare Tacopina fino a  900 mila dollari all’anno come finanziamento per il club (per un totale di 5 milioni di dollari), questo quanto asserisce la Corte Suprema di Manhattan riguardo la causa di Tacopina. Saputo e il suo avvocato non hanno risposto ancora alle richieste di rilasciare una dichiarazione in merito”.

In attesa di capirne di più, l’unica cosa certa è la volontà di Tacopina di continuare a investire nel mondo del calcio italiano (indirizzandosi magari sulla acquisizione di un club del Nord-Italia). Prima del Bologna FC, infatti, l’avvocato newyorkese era diventato famoso per aver curato personalmente il closing dell’operazione Unicredit-ASRoma, all’epoca nelle mani della famiglia Sensi. Dopo due stagioni, però, la cordata di imprenditori a stelle e strisce non era più in linea con il “pensiero” di Joe Tacopina, che aveva deciso di dimettersi e di puntare sul club emiliano (dove, dopo un tentativo fallito più di 4 anni fa, era riuscito a chiudere grazie proprio alla presenza del magnate Saputo). Adesso il divorzio, almeno a parole consensuale con il proprietario canadese.

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