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Barilla investe sull’ItalBasket e strizza l’occhio al mercato USA

Parlare di Usa e di sport è sinonimo di NBA. Un connubio semplice quanto impattante, se si pensa ai record di share e audience, che raccolgono le squadre professionistiche statunitensi sui network tv.

Da qui l’idea di Barilla di crescere in popolarità e awareness in America, attraverso le stelle italiane, che, in questi ultimi anni, sono sbarcate sui parquet a stelle e strisce.

Parliamo nello specifico di Danilo Gallinari, ala dei Denver Nuggets dal 2011, dopo aver lasciato l’Olimpia Milano; di Andrea Bargnani ala grande e centro dei Brooklyn Nets, di Luigi Datome, che, nel 2015, prima di passare al Fenerbahçe (Turchia), ha giocato come ala piccola per i Boston Celtics, e, infine, di Marco Bellinelli, guardia dei Sacramento Kings (all’appello, nel quintetto azzurro, manca solo Alessandro Gentile, capitano della Olimpia Milano e ala piccola). La presenza del blocco “americano” nel quintetto, ha portato Barilla a lanciare l’idea di diventare il main sponsor della FIP e della Nazionale (di recente, partecipato ad EuroBasket2015. uscendo con la Lituania nei quarti). 

Al gruppo di Parma, main sponsor degli azzurri, conoscono bene quanto il basket sia amato negli Usa e così hanno siglato una intesa sui diritti di immagine non solo con la nazionale di coach Pianigiani,  ma anche su quelli di Danilo Gallinari, stella del Denver Nuggets tra le principali squadre della Nba americana (nella foto su un maxi poster affisso in verticale all’interno del centro commerciale di Porta di Roma).

L’operazione di Barilla, al di là dell’investimento sponsorizzativo, vale doppio perché il gruppo di Parma sta generando attenzione e visibilità adv sulla FIP e sull’ItalBasket (sui principali media e sui social) ,all’interno di un progetto globale di comunicazione su scala nazionale. Non è solo quindi una sponsorizzazione di maglia (sul fronte/retro sotto ai numeri di gara), ma un progetto a 360 gradi. 

Gli investimenti negli States nel municipio di Ames: 26,5 milioni di dollari per la pasta senza glutine. 

Questa operazione va in parallelo tra l’altro con un serie di investimenti economici sul territorio americano. L’ultimo ampliamento dello stabilimento di Ames risaliva al 2004 con un investimento di 5 milioni di dollari. La location è l’Iowa, dove il gruppo alimentare tricolore ha uno stabilimento che ha sede nel municipio di Ames, area statunitense vicino alle zone di produzione di grano. Il progetto mira a potenziare la capacità produttiva di pasta senza glutine visto che negli Usa il “senza glutine” è un prodotto di forte tendenza e richiestissimo nei supermercati dalla famiglia-tipo americana.

Il gruppo Barilla, produttore della marca di pasta più venduta al mondo, ha annunciato i piani di espansione che interesseranno l’impianto di produzione di Ames, Iowa. Barilla investirà circa 26,5 milioni di dollari per installare due nuove linee di produzione dedicate alla pasta senza glutine.

L’inizio della realizzazione è avvenuta a fine di marzo 2015, per avviare la produzione entro il mese di ottobre 2015. Quando sarà a pieno regime, il progetto creerà 23 nuovi posti di lavoro. Oltre alle nuove linee di produzione, lo stabilimento di Ames vedrà l’ampliamento del magazzino delle materie prime e degli impianti relativi a confezionamento e pallettizzazione della pasta senza glutine.

Chi è Barilla nel mondo.

Creato a Parma nel 1877 da una bottega di pane e pasta, oggi Barilla è uno dei principali gruppi italiani del settore alimentare, il leader mondiale per pasta e sughi in Europa continentale, per i prodotti da forno in Italia e per i pani croccanti nei Paesi Scandinavi.

Attualmente, il Gruppo Barilla possiede 30 stabilimenti di produzione (14 in Italia e 16 all’estero) ed esporta in oltre 100 paesi. Ogni anno, i suoi stabilimenti producono 1.700.000 tonnellate di prodotti alimentari che arrivano sulle tavole di tutto il mondo con le seguenti marche: Barilla, Mulino Bianco, Voiello, Pavesi, Academia Barilla, Wasa, Harrys (Francia e Russia), Misko (Grecia), Filiz (Turchia), Yemina e Vesta (Messico).

I numeri di Barilla nel Mondo. 

Fatturato 2014 a 3.254 milioni di euro (+2% a parità di perimetro rispetto al 2013, escluso l’effetto cambio);
- EBITDA pari a 427 milioni di euro (409 milioni nel 2013 a parità di perimetro);
- Indebitamento netto pari a 250 milioni di euro (347 milioni nel 2013 a parità di perimetro);
 -20% di CO2 e di consumo di acqua per tonnellata di prodotto finito (rispetto al 2010);
 – 33 Prodotti riformulati nel 2014 (30 per riduzione di grassi, 3 per riduzione di sale).

 

L’ultimo spot della “saga” Barilla con l’attore Pierfrancesco Favino

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