Il Report del Dipartimento della Pubblica Sicurezza sul I semestre 2025 evidenzia un significativo aumento degli atti intimidatori contro i giornalisti.
L’Associazione Giornalisti 2.0 chiede misure urgenti per garantire sicurezza e libertà di stampa.
Il Report del Dipartimento della Pubblica Sicurezza relativo al primo semestre 2025 conferma un inquietante incremento degli atti intimidatori verso i giornalisti italiani: 81 episodi denunciati, quasi il doppio rispetto ai 46 registrati nello stesso periodo del 2024. Un fenomeno che colpisce duramente la libertà e la sicurezza di chi lavora per informare i cittadini.
L’Associazione Giornalisti 2.0 manifesta forte preoccupazione, sottolineando come il 38,3% delle intimidazioni si consumi tramite web, con minacce e aggressioni veicolate via mail, social network e altri strumenti digitali. Le matrici predominanti sono di natura socio-politica, seguite da criminalità comune e organizzata, con particolare concentrazione nelle regioni Lazio, Lombardia e Campania.
Non risparmiano nemmeno le giornaliste, che rappresentano circa un terzo delle vittime e segnalano un netto aumento negli episodi rispetto agli anni precedenti, soprattutto tramite minacce online, aggressioni fisiche e danneggiamenti.
«Il Report del Dipartimento della Pubblica Sicurezza conferma un allarme che avevamo già segnalato – afferma Maurizio Pizzuto, presidente di Giornalisti 2.0 -gli atti intimidatori contro i giornalisti stanno crescendo, e la diffusione delle minacce via web rende sempre più difficile lavorare in sicurezza. In una democrazia autentica non c’è spazio per questo genere di intimidazioni. Giornalisti 2.0 sollecita Governo e istituzioni a rafforzare le tutele e a introdurre pene più severe per chi tenta di zittire chi fa informazione. Difendere la libertà di stampa significa difendere la libertà di tutti.»

