All newsAltri eventiAziendeBetting & GamingBrandCalcioCalcioCalcio.InternazionaleEconomia E Politicahome pageIstituzione e AttualitàMarketingPrurito calcisticoPubblicitàPunto e a CapoSponsorshipSport BusinessSport e Scommesse

IL LEGAME TRA CLUB DI PREMIER LEAGUE E BETTING E’ UN MUST. MA FINO A QUANDO? 

(di Fabio Sesti) – Il Regno Unito, si sa, è la terra dei bookmaker. Gli inglesi amano scommettere, e lo sport e il calcio non fanno certo eccezione. Fa parte della cultura anglosassone, e di conseguenza i club di English Premier League accettano di buon grado i soldi delle sponsorizzazioni da società di betting. Se in Italia, almeno per quanto riguarda il mercato domestico, il decreto dignità ha vietato ogni forma di pubblicità per le agenzie di scommesse sportive (non così per le regional partnership, ossia per gli accordi riferiti a un determinato mercato geografico all’estero), nel Regno Unito non ci sono al momento restrizioni ed anzi il binomio club – betting è sempre molto intenso. Almeno per ora, visto che – secondo fonti britanniche – anche il governo inglese sarebbe pronto a una stretta decisa, proprio sulla falsariga di quanto già accaduto da noi. In particolare, si prevede il divieto per i club di ospitare loghi di agenzie di scommesse sulle proprie maglie. Gli accordi secondari non sembrano però destinati, almeno in una prima fase, a essere toccati, così come appare improbabile il divieto generalizzato di fare pubblicità al betting così come vigente in Italia.

Attualmente, in Premier si contano circa trenta sponsorizzazioni di questo tipo (tra sponsor principale, official partners e regional partners) e ben nove società (nessuna big) di Premier League hanno come sponsor di maglia proprio un’azienda del mondo del betting; in generale, sulle 20 partecipanti al massimo campionato inglese, soltanto una squadra (il Norwich City) non ha alcun legame commerciale col settore. Tra le società più gettonate, Parimatch, Bet365, Fun88 e W88. Il totale di queste sponsorizzazioni supera, secondo le stime dei media britannici, i 100 milioni di sterline. Un capitale che permette soprattutto ai club meno abbienti di restare a galla in un periodo di crisi come quello attuale. Il Governo inglese è però di diverso avviso, determinato a combattere la piaga del gioco d’azzardo. Facile prevedere la resistenza dei club, che di questi accordi sembrano non poter fare a meno.

Arsenal: Sportsbet.io (official betting partner)

Aston Villa: Parimatch (official betting partner)

Brentford: Hollywoodbets (principal partner)

Brighton: Betway (official global betting partner)

Burnley: Spreadex Sports (principal partner) – Betvictor (asian betting partner)

Chelsea: Parimatch (official betting partner)

Crystal Palace: W88 (principal partner) – Begambleaware.com (official partner)

Everton: Parimatch (official partner) e Rushbet.co (official betting partner in Colombia)

Leeds United: Sbotop (principal partner) – Bet365 (official partner)

Leicester City: Parimatch (official training wear partner) – Betway e W88 (official partners)

Liverpool: 188bet (asian betting partner)

Manchester City: Marathonbet (global betting partner)

Manchester United: HTH (global betting partner)

Newcastle United: Fun88 (primary partner) – Bet365 (official partner)

Norwich City: nessun sponsor del mercato betting

Southampton: Sportsbet.io (main club partner) – Parimatch (official betting partner)

Tottenham: Williamhill (official betting partner for Europe and Australia) – Fun88 (official betting partner for Asia and Latin America) – Betway (official betting partner for North America)

Watford: Stake (principal shirt sponsor)

West Ham United: Betway (principal partner)

Wolverhampton: ManbetX (main partner) – Bet365 (global betting partner)

Previous post

Macron si lega al brand del CSKA Sofia (First League bulgara)

Next post

Adobe nuovo partner del Real Madrid: il Santiago Bernabeu arriva a casa dei fan

Redazione

Redazione

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *