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Golf – USGA: nuove regole per i colossi dell’industria del golf

Cambiare il peso di una pallina può valere milioni di dollari. Ne è certo lo Sports Marketing Center dell’Università dell’Oregon che ha commentato la rivoluzione copernicana che l’USGA (United States Golf Association) intende introdurre nei prossimi mesi, in collaborazione con le più importanti industrie di attrezzatture da golf.

L’ente a stelle e strisce, che governa il golf mondiale, ha inviato di recente un dossier a Nike Golf, Taylor Made Golf e Callaway Golf Co., chiedendo loro di progettare una nuova pallina che non permetta al “golfista della domenica” di ottenere performance da Tiger Woods.

L’USGA, infatti, ha rivelato che, dal 1984 ad oggi, le distanze ottenute con il “drive”, durante gare da golf (soprattutto da parte di atleti non professionisti) sono cresciute in misura esponenziale. Troppo, forse, per  la lobby dei campioni “pro”, che non vuole veder ridurre il gap tecnico esistente tra le due categorie.

Per questa ragione l’ente americano ha chiesto ai big dell’industria golfistica di realizzare una pallina più pesante, oltre che più difficile da colpire, per chi non ancora raggiunto una tecnica sopraffina.

D’altronde, dicono in casa USGA, “il golf è sfida, se questo elemento viene a cadere il fascino della disciplina si riduce a zero”.

Dietro le disquisizioni tecniche vi sono però anche ragioni a carattere economico. Lo SMC dell’Università dell’Oregon prevede un ulteriore boom di vendite, perchè l’amatore vorrà giocare con le palline utilizzate da Tiger Woods o Jack Nicklaus, ma nel contempo sarà obbligato ad utilizzare il nuovo prodotto autorizzato dall’USGA. E per i colossi dell’industria del golf sarà un nuovo bagno di dollari.

 

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Marcel Vulpis

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