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Eventi – Nba in crisi di risorse

 La crisi economica internazionale potrebbe portare la Nba a rivedere il contratto collettivo dei giocatori, ma le nubi che si addensano all’orizzonte non faranno precipitare la lega cestistica statunitense su scenari apocalittici come quello di una sospensione del campionato per almeno un anno.

Lo ha detto il commissioner della Nba, David Stern, intervenuto oggi nel dibattito sui possibili effetti della recessione. Secondo un procuratore, David Falk, le prossime trattative tra lega e giocatori saranno "estreme", tanto da far presagire una chiusura del campionato per un anno o due nel caso in cui le star della palla a spicchi non dovessero accettare le proposte dei proprietari delle società. Stern, nel corso di un discorso tenuto presso la George Washington University, ha gettato acqua sul fuoco. "Le profezie relative alla fine della Nba si sono ripetute frequentemente negli anni e si sono sempre rivelate errate", ha detto il grande capo della lega riferendosi al presunto rischio di ‘lockout’.

Il mese scorso 12 società della Nba si erano viste costrette ad ottenere un prestito di 200 milioni di dollari, somma aggiunta ai proventi di una linea di credito varata dalla lega per dimostrare fiducia nelle franchigie iscritte al campionato. "Siamo riusciti a tenere la nave a galla e credo che ci riusciremo anche stavolta. Credo – ha detto Stern – che una volta capito dove andrà a finire questa economia ci potrebbero essere delle modifiche, necessarie per le società e per la lega. Credo che i nostri giocatori ed il sindacato rappresentino un gruppo di persone dotate di realismo, sensibili alle necessità dei nostri tifosi e dei nostri sponsor. Sono ottimista, alla fine riusciremo a risolvere tutto".

Poi, sulla bilancia della palla a spicchi, una buona notizia ed un cattivo presagio: il commissioner ha infatti spiegato che nel 2009 il fatturato della Nba aumenterà del 2%, anche se lo stesso commissioner si è detto "abbastanza preoccupato" per l’anno 2010. Il problema, come ormai noto, è dovuto al fatto che la falce della crisi ha colpito ogni settore senza risparmiare i principali sponsor del campionato. "I nostri sponsor stanno soffrendo – ha concluso Stern – da parte nostra cerchiamo di lavorare duramente per ridurre l’impatto e permettere al nostro business di andare avanti".

fonte: Virgilio notizie

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Marcel Vulpis

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