Il prossimo 30 giugno 2007 scade il contratto di kit supplying tra il club giallorosso e la Diadora (che aveva firmato un triennale da 6.25 mln di euro annui). Nel frattempo il management di Reebok ha esplorato diverse opzioni calcistiche (tra cui l’A.s. Roma) per capire i costi di accesso, ma soprattutto per valutarne le potenzialità commerciali dell’accordo. Al momento, secondo quanto risulta a Sporteconomy.it, non ci sarebbero i  tempi tecnici (il pre-contratto dovrebbe essere chiuso non oltre marzo per poter procedere alla distribuzione del nuovo materiale e per studiare una campagna di marketing/adv di supporto) per arrivare alla chiusura del contratto in esame.

A meno che la casa madre di Herzogenaurach non veda nell’A.s. Roma un marchio “strategico” in termini di immagine, oltre che un partner ideale per studiare operazioni che portino a break-even l’intera partnership, con il coinvolgimento degli A.s. Roma store e più in generale della rete retail che vende prodotti a marchio ufficiale giallorosso. In questo caso bisognerebbe comunque volare, perchè i tempi sono ristrettissimi. 

Oltre a ciò bisogna considerare che il marchio Reebok deve prima recuperare quote e vendite su scala internazionale. Anche perchè per sostenere l’ipotesi di una richiesta in area 6 mln di euro (questa è la cifra che gira nei corridoi di Trigoria) c’è bisogno di un fatturato Italia molto più elevato di quanto lo sia quello attuale. Non bisogna, poi, dimenticare che Reebok vuole continuare ad essere vissuto come un marchio dedicato al mondo del fitness. Proprio in queste ore il management italiano di Reebok sta firmando un accordo storico in Italia per “griffare” con marchio, nome e colori sociali un importante fitness-center capitolino (frequentato tra l’altro da Ilary Blasi, moglie di Francesco Totti – capitano dell’A.s. Roma). Per Diadora perdere la Roma sarebbe un “boomerang” anche perchè si troverebbe la squadra griffata da un altro marchio di sportswear con l’uomo-immagine (Francesco Totti) con i prodotti Diadora ai piedi. Uno scenario futuro di marketing e di comunicazione, che sicuramente non farebbe piacere ai dirigenti della casa di Caerano San Marco (Tv). – (riproduzione riservata)

Nonostante gli squilli di tromba di questa mattina su Il Corriere dello Sport e La Gazzetta, l’ipotesi di una partnership tecnica, nel settore dell’abbigliamento sportivo, tra l’A.s. Roma e la Reebok (oggi di proprietà di Adidas) è ancora lontana dal realizzarsi.