Serie A - Serie B

Editoriale – La passione dei tifosi giallorossi ormai è un boomerang su loro stessi…

Analizzando bene la situazione proprio la passione/fede esagerata dei tifosi giallorossi si sta trasformando in un clamoroso "boomerang". Chi dovrebbe spingere per far vendere il club (Unicredit) si muove con estrema cautela, perchè ha timore che il tutto possa trasformarsi in un battage pubblicitario negativo sul brand e soprattutto sotto il profilo commerciale all’interno della piazza capitolina. Quindi proprio chi potrebbe spingere per abbreviare l’agonia della tifoseria diventa, sua malgrado, il miglior alleato della Sensi.

Ai tifosi della Roma non interessa molto se i terreni della presidentessa saranno venduti o meno, ma solo se la Sensi cederà in tempi brevi il club. Ormai è chiaro che il sodalizio tra questi due soggetti è finito da tempo. Di fatto arrivando a una riduzione del debito (grazie alla vendita di alcuni asset) e a un possibile ridimensionamento dell’esposizione la Sensi rischia di rimanere saldamente sulla poltrona di Trigoria. In barba a Unicredit e soprattutto alla fanbase capitolina.

Oggi la tifoseria dovrebbe cambiare strategia e vedere Unicredit come un "alleato" non come un nemico, ma difficilmente capirà che è tempo di cambiare approccio e la Sensi, a torto o a ragione, rimarrà dov’è. Perchè, comunque, e questo è giusto dirlo non c’è nessuno oggi a Roma (al di là dei proclami e dei favolosi giri di affari pubblicati sui giornali), che abbia 300 mln di euro di "liquidità" per acquisire la società giallorossa e ripartire di slancio. L’esborso è enorme e ammortizzabile in tempi di difficile definizione. Sono finiti i tempi di Dino Viola e di Franco Sensi prima maniera. E’ bene che sia chiaro per tutti gli addetti ai lavori e anche per la tifoseria. 

 

Sembrerà incredibile, ma in ogni comunicazione di Unicredit c’è sempre la sottolineatura che qualsiasi cosa succeda su Italpetroli l’asset As Roma non sarà mai venduto. Di fatto "aiutando" in questo modo la strategia di contenimento della stessa Rosella Sensi. Ormai è una situazione kafkiana: la presidentessa Sensi vuole tenere il club, anzi rilancia con lo stadio (progetto tutto da capire, ma siamo quì in religioso silenzio…), la tifoseria vorrebbe il cambio e attende la notizia come il miracolo del sangue di S.Gennaro, Unicredit è timorosa su ogni passo che fa. (nella foto l’immagine del libro di un anno fa dei giornalisti Augelli-Catapano sul caso Soros).

Previous post

Ricerche - Come la Uefa ha distribuito i proventi della Champions fino a oggi

Next post

Carriere - Chelsea Fc: Peter Kenyon lascia la carica di Chief Executive

Marcel Vulpis

Marcel Vulpis

No Comment

Leave a reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *