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EDITORIALE – J’accuse al Sistema Politico italiano

Quello che è accaduto ieri a Catania non solo era prevedibile, ma c’è da chiedersi come mai non succeda ogni volta che c’è una partita ufficiale.
Solo degli sciocchi non vogliono vedere il “caravanserraglio” delle partite di calcio italiano. Politici, starlette, portaborse, dirigenti sportivi che scalpitano per un posto in tribuna autorità, sono il degno emblema di questo Paese di “bestie”, inteso nella sua totalità. Con i loro sigari all’anice non si accorgono dell’inquitetante senso di precarietà (soprattutto in termini di sicurezza) che c’è dietro qualsiasi partita. E come potrebbero, se vengono portati sotto l’ingresso delle tribune da macchine blu con tanto di sicurezza (loro, naturalmente).
Ma avete capito (voi politici, voi classe dirigente sportiva, voi funzionari delle squadre di calcio) chi portate dentro “casa vostra”, o siete così ciechi e sciocchi da accettare il denaro da questa teppaglia di bestie, senza onore e valori.
Quali valori? Il rispetto della “divisa”, per esempio. Il rispetto per le famiglie con tanto di bambini anche se di fede sportiva opposta. Il rispetto per chi ha pagato il biglietto e vorrebbe solo assistere ad uno spettacolo sportivo.
Nei giorni scorsi i giornali sportivi hanno cercato di spiegare le ragioni che hanno portato ad una drastica riduzione delle presenze allo stadio. Voi delle “tribune autorità” avete capito almeno che siete circondati da una larga base di delinquenti che comprano il biglietto per spacciare cocaina o altre droghe allo stadio?. O dalle vostre auto blu con i vetri fumè….tutte queste cose non si vedono o percepiscono.
C’è un degrado sociale imbarazzante che non interessa a nessuno. Questo è il grande problema di fondo. A voi politici non interessa di sapere che ormai anche 15enni (magari gli stessi che ieri a Catania lanciavano oggetti contro i poliziotti) si fanno di crack e droghe estreme. Ma queste persone (per far loro un complimento) dove credete che finiscono? Allo stadio, tanto per fare un esempio, ed è logico che alla fine un poveraccio di 38 anni, solo perchè indossava la divisa di poliziotto, sia morto. Era un finale annunciato.
Non è più un problema di leggi. E’ un problema di applicazione delle stesse. Con il patteggiamento e la buona condotta queste “bestie” sono fuori in pochi mesi. Serve l’ergastolo, il carcere duro. Serve uno Stato, che oggi non vedo. Perchè i rappresentanti di questa nazione sono più interessati a fumare i loro sigari nei lounge degli stadi. Complimenti a Voi (945 rappresentanti “strapagati” del popolo italiano) per farci vivere ogni giorno come “bestie” insieme ad altre “bestie”.
Una cosa è certa se è vero che il ministro Amato ha promesso che non manderà più agenti negli stadi adesso nasce il problema sicurezza interna dei football club. E ne vedremo delle belle. Perchè anche qui i presidenti delle società tricolori si sono fatti un bel sonno puntando sul fatto che tanto c’erano le forze dell’ordine (pagate dalla collettività, se qualcuno ancora non l’aveva capito).

Marcel Vulpis – direttore dell’agenzia SPORTECONOMY.IT

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Solo degli sciocchi non vogliono vedere il “caravanserraglio” delle partite di football italiano.

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Marcel Vulpis

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