Huffington Post, rotta sull’Italia

Il gruppo Espresso e Huffington Post
media group hanno annunciato l’accordo per la costituzione di una joint venture
per il lancio dell’Huffington Post Italia, edizione tricolore di The Huffington
Post. Il maxi portale a stelle e strisce può vantare una readership superiore
ai 36 milioni di utenti unici su base giornaliera.

L’annuncio congiunto è stato dato di
recente da Arianna Huffington, fondatore e direttore di The Huffington Post
media group, e da Monica Mondardini, ceo del gruppo editoriale L’Espresso.

Huffington Post coniuga da sempre
cronaca, aggregazione di contenuti e strumenti di interazione all’avanguardia,
oltre a una piattaforma di blogging molto seguita dai lettori. E’ chiaro che,
con questa operazione, il gruppo Espresso, che su Internet raggiunge
un’audience mensile pari a 10,1 milioni di utenti unici inizia a dare un’accelerazione
allo sviluppo sulle piattaforme digitali.

The Huffington Post è parte di The Huffington Post media
group (al suo interno vi sono più di 20 mila blogger), operatore leader in
attività editoriali, intrattenimento, community e informazione digitale, che
include, oltre a The Huffington Post, anche Moviefone, Engadget, TechCrunch,
Patch e StyleList.

L’interesse per il progetto di Arianna Huffington
(ribattezzata nel settore con il nickname della “signora rossa”, per
il colore dei capelli) è evidenziato anche dalla recente offerta di acquisto di
America on line (Aol) in area 320 milioni di dollari (per il momento declinata
dal management di Huffington Post). Un successo per un prodotto nato sotto
forma di blog con un investimento iniziale di 1 milione di dollari. E’ indubbio
che “THP” sia un fenomeno editoriale di profilo mondiale, ma quanti
in Italia avrebbero investito 1 milione di dollari per lanciare il progetto di
un maxi-blog? Pochi ad analizzare il livello attuale del capitalismo
“domestico”, più interessato alla finanza creativa che alla creazione
di economia reale.