Calcio.Internazionale

Economia & finanza – I conti del merchandising dei Red Devils

di Luca Marotta

Al termine di ogni stagione il
Manchester United, che vinca o che perda, riesce a distribuire/vendere in tutto
il mondo più di 3,3 milioni di maglie-repliche (senza considerare il business
degli accessori). E’ il football club europeo più marketing oriented, ma anche
quello con le maggiori potenzialità commerciali (considerata anche la
proiezione sui mercati esteri e sulla sapiente gestione dei calciatori
extra-europei utilizzati nelle vesti di testimonial).

Uno dei maggiori partner commerciali del Manchester United,
se non il più importante, è la Nike.

Nike, Inc., tramite Nike European Operations Netherlands
B.V., ha garantito 93 mln di sterline al Manchester
United per il periodo che va dall’1 luglio 2006 al 30 giugno 2010 e garantirà
127 mln di sterline per i successivi 5 anni, ossia fino al 30 giugno 2015. La
stessa Nike oltre ad essere sponsor tecnico, gestisce il merchandising, il
licensing e le operazioni di vendita al dettaglio, tramite la società: Manchester United Merchandising
Limited
, alla quale ha concesso una sublicenza in relazione a tali diritti.

Le attività principali di Manchester United Merchandising
Limited sono tre: la vendita al dettaglio nel Regno Unito di prodotti con il
marchio Manchester United; la concessione di licenze per la produzione,
distribuzione e vendita di tali beni in tutto il mondo e la gestione, sempre  a livello mondiale, delle scuole calcio
del Manchester United.

Il
fatturato al 31 maggio 2011, segna il secondo risultato di sempre, dopo il
record del 31 maggio 2009 (20 mln di sterline). Negli utlimi quattro anni, il
fatturato cumulato ha superato il livello di 76 mln di sterline, mentre come
utile netto si sono superati i 2,3 mln.

Il fatturato per l’esercizio chiusosi il 31 maggio 2011 è
stato di 19,5 mln di sterline, che, considerando un cambio di €1=£ 0,875, equivalgono a
circa 22,3 mln di euro. Nell’esercizio precedente il fatturato è stato pari a 18,9
mln di sterline (21,7 mln di euro). L’incremento registrato è stato del 2,79%.
Secondo gli amministratori è un buon risultato tenuto conto della crisi
economica generale.

Dal punto di vista geografico il fatturato è così suddiviso:
17,9 mln di sterline nel Regno Unito (+ 5,81% rispetto al 2010), pari a 20,5
mln.di euro; 1,6 mln di sterline nel resto del mondo (-22,28% rispetto al 2010),
pari a 1,8 mln di euro.

Dal punto di vista delle “aree business” il fatturato è
suddiviso in tre grandi settori: retail; licensing; soccer schools.

Il settore Retail, ossia la vendita al dettaglio dei
prodotti con marchio, registra un fatturato di £ 12,3 mln, pari a € 14 mln.
Tale settore, nell’esercizio precedente, ha registrato la cifra di £ 12,2 mln,
pari a € 13,9 mln. L’incremento registrato è stato dello 0,4.

Il settore Licensing, ossia la concessione di licenze
relative all’uso del marchio, segna un fatturato di £ 5,5 mln, pari a 6,3 mln
di euro. Questo settore, al 31 maggio 2010, ha registrato la cifra di £ 4,9 mln,
pari a € 5,6 mln. L’aumento registrato è stato del 13,44%, toccando il livello
record negli ultimi quattro anni.

Il settore Soccer Schools, ossia la gestione delle scuole
calcio del Manchester United, riporta un fatturato di £ 1,7 mln, pari a € 1,9 mln.
Tale settore, nel 2010, ha registrato la cifra di £ 1,8 mln, pari a € 2,1 mln. Il
decremento registrato è stato del 9,34%.

Il costo del venduto pari a £ 5,9 mln (€ 6,7 mln), permette
di esporre un margine lordo sulle vendite di £ 13,6 mln (€ 15,5 mln.), pari al
70% del fatturato e al 230% del costo del venduto.

I costi operativi riguardano i costi di distribuzione e i
costi amministrativi. I costi di distribuzione aumentano da £ 2,1 mln (€ 2,4
mln) del 31/05/2010 a £ 2,2 mln (€ 2,5 mln).

I costi amministrativi pari a £ 10,5 mln (€ 12 mln)
risultano diminuiti dell’1,76%.

Tra i costi amministrativi spicca il costo del personale,
che  ammonta a £ 2,4 mln (€ 2,7 mln).
Tale costo segna un incremento del 7,25%. Le unità impiegate sono passate da 45
a 46. In occasione delle gare casalinghe del Manchester United sono state
ingaggiate altre 77 unità con contratti di prestazione occasionale (nel 2010: 88
unità) e in più con le stesse modalità “precarie” sono stati ingaggiati 37
allenatori per le scuole calcio (32 nel 2010).

L’utile lordo prima delle tasse è pari a £ 868 mila (€ 992
mila), con un incremento del 103% rispetto all’esercizio precedente, quando il
risultato era stato pari a £ 428 mila (€ 440 mila).

Lo stato patrimoniale presenta delle attività per un totale di
£ 8,77 mln (€ 10 mln), con £ 302 mila (€ 346 mila) di immobilizzazioni
materiali, £ 944 mila (€ 1,1 mln) di rimanenze, £ 7,1 mln di crediti (€ 8,1
mln) e £ 402 mila (€ 460 mila) di disponibilità liquide. Le attività risultano
in diminuzione del 7,71% a causa del decremento dei crediti del 15%.

Le passività espongono solo debiti a breve per £ 8,6 mln (€
9,8 mln).

Da segnalare che i crediti comprendono £ 5 mln (€ 5,8 mln)
di crediti verso imprese del gruppo.

Mentre i debiti verso le imprese del gruppo ammontano a £
4.727.799 (€ 5,4 mln).

Il patrimonio netto ammonta a £ 191 mila (€ 218 mila) e
risulta in diminuzione del 76,63%. Tuttavia, nel giudicare tale ultima
variazione, bisogna tener conto che, durante l’anno, la società ha pagato un
dividendo di £ 1,3 mln (nel 2010 £ 3,3 mln) a Nike International Holding BV, una
società interamente controllata da Nike Inc – società capogruppo.

 

L’analisi del commercialista Luca Marotta sui conti dei “Red Devils”, con particolare attenzione al segmento dei ricavi da merchandising ufficiale (gestito direttamente dalla Nike, fornitore tecnico della maglia da gara e allenamento). 

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