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CVC investe 2 miliardi di euro nel campionato spagnolo per finanziare il progetto Boost LaLiga

(di Emanuele de Laugier) – La maggioranza dei club de LaLiga ha deciso all’assemblea generale straordinaria, tenutasi a dicembre, di firmare un accordo da 2 miliardi di euro con CVC Capital Partners per lanciare “Boost LaLiga”, progetto strategico creato per dare una spinta alla crescita complessiva del campionato e dei suoi club. L’Assemblea comprendeva le 42 squadre dei primi due massimi campionati spagnoli.

Il presidente de LaLiga, Javier Tebas, ritiene che ciò accelererà la crescita del calcio spagnolo di 15-20 anni.
Inoltre, parlando ad un evento di “EFE Sport Business Days”, Tebas ha spiegato, perché LaLiga ha deciso di unire le forze con CVC e quanto sia importante per mantenere l’incredibile crescita avuta negli ultimi anni dalla lega e dai club. “Con l’ingresso di CVC i club varranno il 30% in più. Se non lo avessimo fatto, avremmo rischiato gravi perdite. In Francia stanno anche valutando un’opzione del genere. CVC ricaverà denaro? Ovviamente, ma più guadagnerà più lo faremo anche noi”.

Il motivo per cui è stato lanciato il progetto Boost LaLiga è perché sarebbe stato impossibile, per i club medio e piccoli, fare degli investimenti significativi sulla tecnologia e sulle infrastrutture quando, ogni anno, devono concentrarsi sugli obiettivi sportivi come evitare la retrocessione.
Nonostante il valore dei diritti tv della competizione, sia più che raddoppiato negli ultimi anni, Tebas ha avvertito che LaLiga non può dormire sugli allori, affermando: “Se vogliamo continuare a competere soprattutto con la Premier League, allora dobbiamo essere una lega forte. I club hanno deciso di investire ora nella tecnologia per rimanere competitivi. In caso contrario, i nostri diritti TV sarebbero potuti diminuire e l’industria avrebbe perso posti di lavoro”.

Il punto sull’industria è importante visto che il calcio professionistico spagnolo produce 1,37% del PIL della Spagna ed è responsabile di 185mila posti di lavoro.

Il presidente Tebas ha anche chiarito che l’accordo con CVC non si tratta di un prestito, ma di un investimento di capitale. Infatti la società finanziaria britannica riceverà il 9% del reddito dei diritti TV per i prossimi 50 anni. Una delle condizioni del contratto per i club è di utilizzare il 70% dei fondi che riceveranno in progetti di investimento legati a tecnologia, digitalizzazione ed infrastrutture. Quest’ultimo è particolarmente importante nel breve periodo perché, oltre a generare per i club entrate maggiori avendo degli stadi migliori, la Spagna si è candidata, insieme al Portogallo, per ospitare i Mondiali di calcio del 2030.

Invece, con gli investimenti nella digitalizzazione, i club avranno molte più vendite e-commerce perché avranno piattaforme digitali migliori per vendere e raggiungere i loro fan. Inoltre, le squadre riceveranno più richieste di sponsorizzazione perché molti sponsor non chiederanno solo la visibilità, ma chiederanno anche i dati ottenibili tramite le piattaforme digitali.

Il progetto Boost LaLiga, però, non è stato accolto con favore da tutti i 42 club dell’assemblea de LaLiga. Infatti, Athletic Bilbao, Barcelona e Real Madrid si sono opposti al programma e, dopo che è stato approvato, hanno avviato un’azione legale contro uno schema che, secondo loro, causerà “danni irreparabili” al calcio spagnolo.

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