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Combat sports metafora della vita e del rispetto delle regole in gioco. Ecco perché gli sponsor vi dovrebbero investire di più!

(di Marcel Vulpis) – La vita è una #maratona in cui bisogna saper dosare le forze, dopo essersi allenati duramente, ma è anche, secondo me, duro #combattimento. Bisogna sapersi prima difendere, ma anche saperle dare. L’importante è che ciò avvenga, in un luogo uguale per i contendenti, davanti alla figura di un arbitro e nel rispetto delle regole. Ecco perchè mi piace l’ottagono, gli sport da combattimento e la #MMA. Alla fine del match, dalla gabbia, può uscire un solo vincitore e non c’è possibilità di trovare scorciatoie. Vince sempre il migliore. Il KO ad esempio è inequivocabile e, in tutti gli altri casi, chi ha tirato più colpi e/o l’ha fatto nel modo migliore prevale. Trovo nella “Mixed Martial Arts” la sublimazione di questo pensiero. Metafora della vita, ma anche di quello che è il tema più alto: il rispetto delle regole in gioco. In altri ambienti, a partire da quello lavorativo, non trovo tutto questo rispetto. La cosa incredibile è che molti sponsor, ad oggi, non si avvicinano a questo sport (la MMA) perchè lo considerano (dicono) violento. Trovo molto più violente altre pratiche che viviamo nella nostra vita, senza poterci difendere e senza neppure poter avere il piacere di lottare ad armi pari. Trovo l’ipocrisia, la furbizia, il giocare sporco in ogni aspetto della propria vita, o ancora il non rispettare le regole molto più “violento” di un cazzotto in faccia o di un head-kick. Il tema è anche un altro. Si è “fighter” non solo perchè si decide di entrare su un ring, o su un ottagono, ma perchè lo si è dentro, nell’intimo, nel proprio dna. Ci vogliono gli attributi e gli uomini e gli sport con gli attributi fanno sempre paura (a chi chiaramente non li ha – e sono tanti credetemi).

Carlo Di Blasi – presidente di One Championship Italia

Sul tema in questione è intervenuto rispondendomi Carlo Di Blasi (nella foto sopra) il più importante organizzatore di eventi di Combat Sports in Italia e presidente di One Championship Italia (filiale tricolore della più importante promotion asiatica):

…Una metafora del fight e della vita che corrisponde perfettamente all’etica del guerriero che tanti sportivi vivono giornalmente combattendo contro il falso buonismo imperante che vede troppo spesso scambiare le discipline marziali come violenza. Un concetto, quest’ultimo, che porta appunto a violare le regole, mentre i marzialisti le vivono e le rispettano come momenti superiori di vita. Grazie Marcel per questa tua nota che vale doppio, perché proviene da un mondo culturale di più ampio respiro rispetto al nostro settoriale e tecnico. Conquistare il rispetto di persone come te è motivo di grande soddisfazione per tutti noi“.

 

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Marcel Vulpis

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