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Calcio – Uefa: gli effetti positivi del fair play finanziario

Venerdì a Montecarlo, il presidente UEFA Michel Platini ha dichiarato che il fair play finanziario gode del consenso unanime di tutti i maggiori portatori di interesse del calcio europeo, che appoggiano la UEFA per ridare stabilità finanziaria e tagliare gli eccessi degli ultimi tempi.

“Lo ripeto: indietro non si torna – ha commentato Platini -. Abbiamo deciso di introdurre il fair play finanziario qualche anno fa con il sostegno unanime di club, federazioni e politici europei. È stata una scelta positiva, dunque andremo avanti”.

I principali obiettivi del fair play finanziario consistono nell’introdurre più disciplina e razionalità nelle finanze dei club, ridurre la pressione su salari e quote di ingaggio, limitare gli effetti dell’inflazione, incoraggiare i club a non spendere più di quanto guadagnino, garantire l’estinzione dei debiti in modo tempestivo e tutelare la fattibilità a lungo termine nel calcio europeo.

Il segretario generale UEFA Gianni Infantino ha spiegato che le spese per i trasferimenti hanno subito un calo notevole e potenzialmente significativo. L’analisi della UEFA ha confermato che gennaio 2012 è stato un mese molto più tranquillo rispetto al 2011, con una spesa complessiva di 393 milioni di euro a fronte dei 613 milioni dell’anno prima (-36%). Solo un trasferimento ha avuto un costo superiore a 15 milioni di euro, rispetto ai nove di gennaio 2011. Un confronto tra gennaio 2012 e la media di gennaio dal 2008 al 2011 mostra un calo del 20%.

I trasferimenti estivi del 2012, che in molti paesi si concludono oggi, evidenziano che i club europei hanno finora acquistato 18 giocatori di un valore superiore o uguale ai 15 milioni di euro, rispetto ai 26 dell’estate 2011 e ai 33 dell’estate 2009 (un record). In totale, finora sono stati spesi 1.753 milioni di euro, cifra nettamente inferiore alla media di 2.249 milioni degli ultimi quattro anni.

“L’attuale spesa per i trasferimenti invernali ed estivi ammonta a 2.065 milioni di euro e rappresenta appena il 75% della media dal 2008 al 2011 – ha spiegato Infantino -. Questo sottolinea l’impatto del fair play finanziario e il fatto che molti club abbiano tirato la cinghia o non abbiano più un facile accesso al credito. Sono cifre chiare ed estremamente significative”.

Infantino ha avvertito che, dopo anni di accelerazione, le perdite finanziarie dei club si sono stabilizzate ma sono ancora a un livello storico e pericoloso. “La necessità del fair play finanziario è evidente”, ha commentato, spiegando anche che molte società devono ancora lavorare per implementare nuove strategie.

La UEFA ha sostituito il Panel di controllo finanziario dei club (costitutito a maggio 2010) con l’Organo di controllo finanziario dei club (CFCB), il quale funge da organo di amministrazione della giustizia. Inoltre, può imporre sanzioni disciplinari in caso di mancato rispetto dei requisiti e decidere sull’idoneità dei club per le competizioni UEFA. L’organo possiede una lista di possibili sanzioni che comprendono diffide, multe, riduzioni di punti e la squalifica delle competizioni in corso e/o future.

Infantino ha dichiarato che le attività dell’Organo di controllo finanziario stanno già avendo effetti. A giugno e a settembre 2011, tutti i 237 club iscritti alle competizioni UEFA sono stati controllati per rilevare eventuali debiti insoluti; 10 club sono stati segnalati all’organo di controllo finanziario, mentre tre sono stati esclusi dalle attuali competizioni UEFA. Quest’anno, le 237 società sono state controllate nuovamente a giugno. Rispetto al 30 giugno 2011, è stato riscontrato un calo del 47% delle cifre dovute per stipendi, imposte sociali e trasferimenti, mentre 36 milioni di euro sono stati pagati dai club nelle due settimane precedenti l’invio della documentazione alla UEFA.

“La conclusione è che l’Organo di controllo finanziario dei club sta avendo effetti evidenti e positivi – ha commentato Infantino -, e che il fair play finanziario prosegue a spron battuto. C’è solo una via, cioé andare avanti”.

Uefa.com

Il fair play finanziario della UEFA comincia ad avere effetti positivi. L’organo di governo del calcio europeo ha ribadito che non si potrà prescindere da queste misure, studiate per ridare stabilità finanziaria.

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