Dopo due stagioni, il sogno di Paolo di Canio di terminare la sua carriera con la maglia della formazioni di cui, da sempre, è tifoso e grazie alla quale ha esordito nel calcio che conta, è svanito.

Al giocatore romano, infatti, non è stato rinnovato il contratto ed il trentottene romano aveva pensato di dire basta al calcio giocato; la sera prima di mettere un punto sulla sua carriera di calciatore, però, è arrivata la svolta: la chiamata da parte della Cisco Roma Lodigiani (terza squadra della capitale che milita nel campionato di C2).

La formazione romana, di proprietà della famiglia Tulli, ha come official kit supplier Diadora, noto brand italiano di sportswear e casualwear. La company veneta, così, oltre a coprire tutte le categorie (in A con la Roma, in B con il Napoli, in C1 con il Ravenna ed in C2 con la Cisco Lodigiani), è presente sul mercato capitolino con ben 2 club su 3 (ad eccezione della Lazio targata Puma).

Inoltre, elemento da non sottovalutare, considerando anche il sano clima di rivalità cittadino, in questo modo Diadora, in maniera diretta o meno, potrà contare su i due idoli di Roma e Lazio: Totti e Di Canio.

Diadora spera che il passaggio del leader laziale alla Cisco crei una corsa all’acquisto della maglia numero 9 e faccia lievitare il suo volume di vendita nella capitale.

E’ il caso di dire: “Lo sponsor unisce ciò che il tifo divide”. (Luca Clemente) (riproduzione riservata)