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Barcellona e la trattativa sull’adeguamento salariale. Fumata nera per il momento

(di Alessandro Presta) – In un comunicato diffuso l’11 novembre, il Consiglio d’Amministrazione del FC Barcellona ha dichiarato che la trattativa per l’adeguamento salariale, con giocatori e staff tecnico, non ha portato ad alcun accordo. Dopo più di una settimana di trattativa, non si è riusciti a ridurre la spesa salariale dei 191 milioni di euro richiesti per far fronte alla recente epidemia da Covid-19. Il CDA ha deciso quindi di concedere tempo fino al 23 novembre per prendere una decisione definitiva.

La cifra di 191 milioni di euro nasce da un incontro del 2 novembre tra il consiglio e il nuovo presidente del Fc Barcellona: Carlos Tusquets (successore di Bartomeu dal 27 ottobre 2020). Nella riunione, sono state stimate perdite complessive per la stagione 2020/2021 di 300 milioni di euro. Per far fronte a questi danni economici, Tusquets ha pianificato un taglio sugli stipendi di giocatori e staff per un totale appunto di 191 milioni di euro, mentre i restanti 109 milioni sarebbero stati generati da nuove entrate.

In particolare, il club catalano sta pensando all’ingresso di un nuovo socio nella filiale creata da poco (“Barça Corporate”). Il progetto, avviato dall’ex presidente Bartomeu, mira a rinforzare finanziariamente le attività strategiche come Barça Studios, Barça Licensing and Merchandising (BLM), Barça Innovation Hub (Bihub) e Barça Academies.

Secondo quanto riporta l’agenzia stampa spagnola “Palco23”, il club catalano non può sottrarsi alla responsabilità di prendere decisioni drastiche per il bene della società. Ciò significa che, se non ci fossero sviluppi entro la data concordata del 23 novembre, il CdA del Barcellona può prendere una decisione unilaterale, effettuando il taglio salariale senza un accordo tra le parti. Questa misura radicale è contemplata dall’articolo 41 dello statuto dei lavoratori .in base al quale la società calcistica ha iniziato questa trattativa.

La difficoltà principale, che ha portato a procrastinare l’accordo, riguarda la tempistica dei differimenti, in quanto il club vorrebbe ritardare i pagamenti per far fronte alla crisi contingente. Da quanto filtra, nonostante in questi giorni siano previsti alcuni incontri tra i dirigenti catalani, non ci dovrebbero essere novità prima della data concordata per l’“ultimatum”.

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